Un fossile di 205 milioni di anni fa, noto come Cryptovaranoides microlanius, è stato identificato come il più antico esemplare di lucertola moderna, spostando indietro di 35 milioni di anni le origini degli Squamata. Questa scoperta è stata confermata dopo un attento riesame delle sfide iniziali alla sua classificazione. Il fossile è stato rinvenuto in un piccolo campione di rocce risalenti all’età del Triassico, nelle vicinanze di Bristol, e rappresenta la più antica lucertola di tipo moderno conosciuta, datata appunto a 205 milioni di anni fa.
Inizialmente individuato dai ricercatori dell’Università di Bristol, questo fossile ha ridefinito la linea temporale delle origini delle lucertole moderne, anticipandola di milioni di anni rispetto a quanto precedentemente ipotizzato. La conferma dell’identità di questa lucertola è avvenuta in mezzo a una controversia scientifica che ha visto il coinvolgimento del team di ricerca dell’Università di Bristol. Tuttavia, nuove analisi pubblicate su Royal Society Open Science hanno dimostrato che il fossile è strettamente correlato agli anguimorfi moderni, come gli anguidi e i varani.
La denominazione del piccolo animale, Cryptovaranoides microlanius, è stata scelta dal team di Bristol per sottolineare la sua natura di lucertola nascosta e piccolo macellaio, in riferimento ai suoi denti affilati probabilmente utilizzati per cacciare le prede. Le caratteristiche anatomiche del cranio e dello scheletro individuate dagli studiosi hanno permesso di collocare il fossile all’interno del gruppo degli Squamata, in prossimità degli Anguimorpha.
Nonostante le sfide e le controversie emerse, il team di ricerca ha ribadito la validità della propria scoperta. Il Dott. David Whiteside, la Dott.ssa Sofia Chambi-Trowell e il Professore Mike Benton hanno smentito una teoria rivale che suggeriva una diversa classificazione del fossile. Attraverso un’approfondita analisi dei dati, comprese le scansioni a raggi X del fossile, il team ha confermato che Cryptovaranoides microlanius è effettivamente una lucertola moderna, e non un archosauromorfo come ipotizzato da altri studiosi.
Il lavoro di verifica condotto dal team di Bristol ha permesso di rispondere alle critiche sollevate e di confermare la correttezza della propria interpretazione. Le immagini dettagliate ottenute dalle scansioni TC e le ulteriori analisi anatomiche hanno contribuito a consolidare la posizione del fossile all’interno degli Squamata. Il Professore Benton ha sottolineato l’importanza di fornire dettagli esaustivi per supportare la validità della scoperta, inclusi nuove fotografie e immagini in 3D del campione.
Il Dott. Whiteside ha concluso che l’analisi filogenetica condotta ha confermato in modo inequivocabile che Cryptovaranoides microlanius rappresenta la lucertola di tipo moderno più antica conosciuta. Questo importante studio, pubblicato su Royal Society Open Science, fornisce un contributo significativo alla comprensione delle origini delle lucertole moderne e degli Squamata in generale.
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