La NASA sta portando avanti una missione senza precedenti chiamata Lucy, che si propone di esaminare ben 11 asteroidi nel Sistema Solare. Finora, tre di questi corpi celesti sono stati già esplorati con successo. Nel corso dell’anno scorso, Lucy ha effettuato un passaggio ravvicinato all’asteroide Dinkinesh, rivelando la presenza di una doppia luna orbitante attorno a questo piccolo oggetto. Il prossimo obiettivo della missione è l’asteroide Donaldjohanson, prima di dirigere la sua attenzione verso gli asteroidi Troiani, che condividono le orbite con il pianeta Giove.
Per portare a termine questa ambiziosa esplorazione, l’astronave Lucy avrà bisogno di sfruttare l’assistenza gravitazionale della Terra. Attualmente, l’astronave si sta rapidamente avvicinando al nostro pianeta, utilizzando l’attrazione gravitazionale terrestre per incrementare la sua velocità. Il prossimo 13 dicembre, Lucy raggiungerà un punto a soli 350 chilometri dalla superficie terrestre, più vicino dell’orbita tipica della Stazione Spaziale Internazionale. Questo incontro permetterà a Lucy di aumentare la sua velocità di 7,2 chilometri al secondo rispetto al Sole.
Per coloro che desiderano osservare l’astronave attraversare il cielo, il team del Progetto Telescopio Virtuale fornirà le informazioni necessarie. Dopo aver completato l’esplorazione dell’asteroide Donaldjohanson, Lucy si dirigerà verso il primo gruppo di asteroidi Troiani, che precedono Giove nella sua orbita. Questa fase della missione è prevista per l’estate del 2027, con la visita programmata all’asteroide Eurybates e alla sua luna il 12 agosto, seguita dall’osservazione ravvicinata di Polymele e del suo satellite il mese successivo. Sei mesi dopo, il 18 aprile 2028, Lucy esplorerà l’asteroide Leucus, seguito da un incontro con Orus nel novembre dello stesso anno.
Successivamente, l’astronave farà ritorno sulla Terra, dove un sorvolo più distante la indirizzerà verso i Troiani successivi nella orbita di Giove. Lucy sarà pronta ad esplorare l’asteroide binario Patroclus Menoetius il 2 marzo 2033. Gli asteroidi Troiani sono considerati blocchi di costruzione inalterati del Sistema Solare e sono stati definiti i “fossili” del nostro sistema planetario, da cui deriva il nome della missione Lucy. Questo nome è un omaggio all’omonima antenata umana, Lucy, la cui scoperta ha rivoluzionato la paleontologia. A sua volta, il fossile prende il nome dalla celebre canzone dei Beatles “Lucy in the Sky with Diamonds”. Il primo asteroide esplorato da Lucy, Dinkinesh, deriva dalla parola etiope che significa “sei meravigliosa”, in riferimento al fossile Lucy.