Il Miracolo delle Tigri Siberiane: Un Legame Straordinario di Sopravvivenza e Amore

La storia di Boris e Svetlaya e il successo della reintroduzione delle tigri siberiane in Russia

Nelle remote regioni della Russia, si è verificato un evento straordinario che ha visto protagoniste due tigri siberiane, Boris e Svetlaya, simbolo di determinazione, speranza e amore tigresco. Dopo essere stati reintrodotti con successo nella regione del Pri-Amur, Boris ha compiuto un viaggio di oltre 200 chilometri per riunirsi con Svetlaya, con cui era stato cresciuto in semi-cattività. Questo affiatato duo ha dato vita a una cucciolata di cuccioli nel giro di sei mesi, dimostrando il successo di un progetto volto a reintrodurre le tigri siberiane in un’area dove la loro presenza era quasi scomparsa da oltre mezzo secolo.

Il progetto ha coinvolto sei cuccioli di tigre

Tra cui Boris e Svetlaya, trovati orfani nelle foreste delle montagne Sikhote-Alin, considerate l’ultimo baluardo delle tigri in Russia. Questi cuccioli sono stati cresciuti in recinti appositamente progettati per ridurre al minimo il contatto umano e, una volta pronti, sono stati esposti alla preda viva per sviluppare le loro abilità di caccia. L’obiettivo era verificare se le tigri nate in cattività fossero in grado di procurarsi il cibo necessario per sopravvivere in natura.

Dopo aver acquisito le competenze necessarie

Le tigri sono state dotate di collari GPS e rilasciate nella natura, distribuite in varie zone della regione per ampliare il loro territorio. Tuttavia, nessuno si sarebbe aspettato che Boris avrebbe compiuto un viaggio così lungo per raggiungere Svetlaya, dimostrando un legame straordinario tra i due animali.

Kolya Rybin, Sasha Rybin e Dale Miquelle mettono il cucciolo Boris tranquillizzato in un sacco di patate per il trasporto fuori dalla foresta.
Baby Boris: Kolya Rybin, Sasha Rybin e Dale Miquelle mettono il cucciolo tranquillizzato, Boris, in un sacco di patate per il trasporto fuori dalla foresta.
AWO WCS

Il successo del progetto è stato confermato dai dati raccolti

Che hanno dimostrato che le tigri rilasciate erano in grado di cacciare con successo nel loro ambiente naturale, garantendo la loro sopravvivenza e la possibilità di riprodursi. Secondo Dale Miquelle della Wildlife Conservation Society (WCS), i cuccioli orfani cresciuti in cattività si sono dimostrati altrettanto abili nella caccia delle tigri selvatiche, predando principalmente animali selvatici e raramente bestiame.

Questo successo apre nuove prospettive per la conservazione delle tigri

Considerando che la loro situazione a livello globale è piuttosto critica. Attualmente, si stima che ci siano meno di 4.500 tigri sparse in 63 paesaggi diversi, rappresentando solo l’8% della loro distribuzione storica. Nonostante la distruzione dell’habitat naturale per lo sviluppo umano, esistono ancora vasti territori in Asia adatti alle tigri, offrendo una speranza per la loro reintroduzione con successo in natura.

Il lavoro svolto dal team di ricerca

Pubblicato sul Journal of Wildlife Management, rappresenta un importante passo avanti nel campo della conservazione dei grandi felini. L’approccio attento e scrupoloso nel preparare i cuccioli per la vita selvatica ha dimostrato di essere efficace, aprendo la strada a futuri tentativi di reintroduzione non solo delle tigri, ma anche di altri grandi felini. Come sottolineato dal dottor Luke Hunter, Direttore Esecutivo del Programma Grandi Felini della WCS, questo studio amplia le possibilità per riportare questi magnifici animali nelle aree dove sono stati estinti.

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