I moscerini, di solito associati alla diffusione della malaria anziché alla sua prevenzione, sono stati impiegati in un nuovo studio per somministrare un innovativo vaccino che potrebbe offrire una protezione superiore contro la malattia rispetto alle attuali opzioni disponibili.
Si tratta della seconda generazione di questo particolare tipo di vaccino, e i risultati ottenuti sono stati significativi: su nove giovani adulti a cui è stato somministrato il nuovo vaccino, otto sono stati protetti dalla malaria, rispetto a uno su otto a cui è stato somministrato il vaccino esistente.
Il nuovo vaccino, sviluppato dai ricercatori dell’Università di Leiden e dell’Università di Radboud nei Paesi Bassi, utilizza una versione geneticamente indebolita del parassita responsabile della malaria nell’uomo, chiamata GA2. Questa versione non causa la malattia, ma prepara il sistema immunitario a difendersi da essa.
Attraverso una puntura di zanzara, i parassiti deboli raggiungono il fegato umano, ma a causa del gene spento non possono completare lo sviluppo nel fegato, evitando così la comparsa dei sintomi della malattia. Tuttavia, stimolano una forte risposta immunitaria nel fegato, che potrebbe proteggere da future infezioni di malaria.
Il parassita GA2 impiega più tempo a svilupparsi nel corpo rispetto alla versione precedente, quasi una settimana anziché 24 ore, dando al sistema immunitario maggior tempo per riconoscerlo e combatterlo efficacemente.
Il vaccino GA2 ha attivato un’ampia varietà di cellule immunitarie, il che potrebbe spiegare la sua notevole efficacia. Comprendere il meccanismo di azione del vaccino potrebbe aiutare i ricercatori a migliorarlo ulteriormente.
Gli effetti collaterali osservati sono stati lievi e limitati principalmente ad arrossamento e prurito intorno alle punture di zanzara. Dopo la raccolta dei dati dello studio, tutti i partecipanti sono stati sottoposti a un corso di farmaci antimalarici.
Nonostante i progressi nel contrastare la malaria, che conta ancora quasi 250 milioni di casi all’anno e centinaia di migliaia di morti, i vaccini attuali proteggono solo una percentuale limitata della popolazione per un breve periodo di tempo.
Il sistema di somministrazione tramite puntura di zanzara, sebbene non comune, è stato ritenuto efficace per questo tipo di ricerca. Tuttavia, non è pratico per la distribuzione su larga scala di un vaccino.
In conclusione, il vaccino con il parassita GA2 indebolito ha mostrato un’elevata efficacia, aprendo la strada a ulteriori test nella vita reale. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine.
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