Scoperta rivoluzionaria: G-quadruplexes e malattie neurodegenerative

Ruolo chiave dei G4 nella neurodegenerazione e terapia con 5-ALA

I ricercatori dell’Università di Kumamoto hanno fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo delle malattie neurodegenerative. Hanno individuato che le strutture di RNA chiamate G-quadruplexes (G4) giocano un ruolo fondamentale nell’aggregazione della -sinucleina, una proteina associata alla neurodegenerazione.

In condizioni normali, la -sinucleina regola la funzione neuronale, ma nelle malattie neurodegenerative si aggrega, causando danni cellulari e sintomi motori. I G4, che si formano in risposta allo stress cellulare, agiscono come un “scheletro” che favorisce l’aggregazione della -sinucleina.

Per contrastare questo processo dannoso, i ricercatori hanno testato l’efficacia dell’acido 5-aminolevulinico (5-ALA) nel bloccare la formazione dei G4. Nei topi con sintomi simili al morbo di Parkinson, il trattamento con 5-ALA non solo ha impedito l’aggregazione della -sinucleina, ma ha anche arrestato la progressione dei sintomi motori.

Questa scoperta apre la strada a nuove terapie mirate alle malattie neurodegenerative, concentrandosi sulla regolazione dei G4. Poiché queste strutture sono coinvolte anche in altre patologie come il morbo di Alzheimer, i benefici potenziali di tali trattamenti potrebbero estendersi a un ampio spettro di malattie neurodegenerative.

Meccanismo di neurodegenerazione che coinvolge l'assemblaggio di G4

Questi risultati non solo offrono speranza per il trattamento precoce delle malattie neurodegenerative, ma gettano anche nuova luce sulle strategie preventive per contrastare la neurodegenerazione e migliorare la qualità della vita delle persone anziane.

La ricerca, condotta da un team guidato dal Professor Norifumi Shioda e dal Professore Associato Yasushi Yabuki, è stata pubblicata su Cell il 18 ottobre 2024. Il finanziamento per lo studio è stato fornito da diverse istituzioni giapponesi impegnate nella ricerca medica e scientifica.

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