I ricercatori dell’Università di Curtin hanno recentemente fatto una scoperta straordinaria riguardo a Marte, che potrebbe cambiare la nostra comprensione del pianeta rosso. Attraverso l’analisi di un grano di zircone di 4,45 miliardi di anni proveniente dal meteorite marziano conosciuto come Black Beauty, hanno individuato tracce di antica attività di acqua calda, suggerendo che Marte potrebbe essere stato abitabile in passato.
Il Dott. Aaron Cavosie, co-autore dello studio e membro della Scuola di Scienze della Terra e Planetarie di Curtin, ha spiegato che questa scoperta fornisce importanti approfondimenti sui sistemi idrotermali marziani antichi collegati all’attività vulcanica. Utilizzando tecniche avanzate di geochemica a nano-scala, il team ha individuato evidenze di fluidi ricchi d’acqua all’interno del grano di zircone, confermando la presenza di acqua calda su Marte 4,45 miliardi di anni fa.
I sistemi idrotermali sono stati cruciali per lo sviluppo della vita sulla Terra, e le tracce di elementi come ferro, alluminio, ittrio e sodio trovati nel zircone marziano indicano la presenza di acqua durante i primi stadi della formazione della crosta marziana. Questi elementi sono stati incorporati nel zircone durante l’attività magmatica iniziale di Marte, suggerendo un ambiente abitabile nel passato remoto del pianeta.
Il Dott. Cavosie ha sottolineato che nonostante Marte abbia subito impatti di meteoriti che hanno causato sconvolgimenti superficiali, l’acqua era presente prima di circa 4,1 miliardi di anni fa. Uno studio del 2022 ha rivelato che il grano di zircone in esame è stato “sconvolto” da un impatto di meteorite, segnalandolo come il primo zircone sconvolto conosciuto proveniente da Marte. Questa nuova scoperta fornisce importanti indicatori geochemici di acqua nella crosta marziana più antica conosciuta, contribuendo alla nostra comprensione del Marte antico.
L’autore principale dello studio, il Dott. Jack Gillespie dell’Università di Losanna, ha collaborato con ricercatori di varie istituzioni, tra cui il Centro di Scienza e Tecnologia Spaziali di Curtin e l’Università di Adelaide. Il finanziamento per la ricerca è stato fornito dal Consiglio Australiano per la Ricerca, dall’Università di Curtin, dall’Università di Adelaide e dalla Fondazione Svizzera per la Scienza Nazionale.
Questa scoperta apre nuove prospettive sulla storia di Marte e sulle potenzialità di vita passata sul pianeta, gettando nuova luce sui misteri che circondano il nostro vicino cosmico. Il lavoro dei ricercatori offre un contributo significativo alla ricerca spaziale e alla comprensione dei pianeti del nostro sistema solare.
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