I ricercatori hanno fatto una scoperta rivoluzionaria sulle galassie, mettendo in discussione i modelli esistenti di formazione stellare. Tre galassie ultra-massicce, quasi tanto massicce quanto la Via Lattea, sono state individuate con il Telescopio Spaziale James Webb, mostrando tassi di formazione stellare insolitamente elevati. Questo suggerisce una formazione galattica precoce più efficiente di quanto si pensasse in precedenza.
Un team internazionale guidato dall’Università di Ginevra ha condotto la ricerca, con il Professor Stijn Wuyts dell’Università di Bath tra i membri. Le galassie scoperte si sono formate entro il primo miliardo di anni dopo il Big Bang, sfidando le concezioni attuali sulla formazione galattica. I risultati sono stati pubblicati su Nature il 13 novembre e si basano sui dati del Telescopio Spaziale James Webb nel contesto del programma FRESCO.
Il programma FRESCO si è concentrato sull’analisi di galassie a righe di emissione (ELG) dai primi miliardi di anni dell’Universo. Le ELG mostrano linee di emissione distintive nei loro spettri, consentendo al team di determinare con precisione le distanze delle galassie nel campione. Questo ha permesso ai ricercatori di misurare la quantità di stelle presenti nelle galassie, identificando tre galassie ultra-massicce.
Il Professor Wuyts ha sottolineato che queste galassie, chiamate Mostri Rossi per la loro massa e efficienza nella formazione stellare, sfidano le teorie convenzionali sull’evoluzione galattica. Queste galassie sembrano aver superato gli ostacoli che limitano la velocità di formazione stellare, crescendo in modo rapido ed efficiente.
Le scoperte hanno implicazioni significative per i modelli di formazione galattica. Si pensava che le galassie si formassero gradualmente all’interno di ampi halos di materia oscura, convertendo solo una piccola parte del gas in stelle. Tuttavia, i nuovi risultati suggeriscono che le galassie massicce nell’Universo primordiale potrebbero essere cresciute in modo più rapido ed efficiente di quanto si credesse.
Lo studio FRESCO ha utilizzato la spettroscopia senza fessura con la Camera Infrarossa Vicina di JWST per catturare dettagli sulle galassie. Questo metodo ha permesso di misurare distanze accurate e caratteristiche fisiche delle galassie, rivelando dettagli senza precedenti sui Mostri Rossi.
Le capacità avanzate di JWST hanno consentito agli astronomi di studiare le galassie nell’Universo primordiale, rivelando la presenza di galassie ultra-massicce come i Mostri Rossi. Queste galassie si distinguono per la loro formazione stellare efficiente e il loro elevato contenuto di polvere, che le rende otticamente invisibili.
Il Dott. Xiao, primo autore dello studio, ha sottolineato che queste scoperte ridefiniscono la nostra comprensione della formazione galattica primordiale. Il Dott. Elbaz ha evidenziato che le proprietà massicce dei Mostri Rossi erano difficili da determinare prima di JWST, poiché sono oscurate dalla polvere.
Le osservazioni future con JWST e il telescopio ALMA forniranno ulteriori dettagli sui Mostri Rossi e su altre galassie ultra-massicce. Queste scoperte aprono nuove prospettive sulla formazione stellare nell’Universo primordiale, offrendo nuovi approfondimenti sulle prime epoche cosmiche.
Il Professor Wuyts ha concluso sottolineando l’importanza di queste scoperte e l’emozione di esplorare l’Universo primordiale. L’astronomia continua a sorprenderci con nuove rivelazioni, aprendo nuove prospettive sulla nostra comprensione dell’Universo.
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