Il Monte Fuji, iconica vetta del Giappone, ha vissuto un evento insolito a novembre 2024. La prima nevicata della stagione è arrivata con un ritardo record di 130 anni, comparso solo il 6 novembre. Questo straordinario ritardo è stato preceduto da un’estate di temperature eccezionali in tutto il Giappone, segnando un autunno insolitamente caldo che ha probabilmente influenzato la tardiva comparsa della neve.
Neve Record in Ritardo sul Monte Fuji
Il Monte Fuji, la vetta più alta del Giappone, è rimasto privo di neve fino a metà stagione, aspettando la sua prima nevicata. Quando finalmente la neve è comparsa il 6 novembre, ha segnato il ritardo più lungo mai registrato, superando il precedente record del 26 ottobre del 1955 e del 2016.
Le immagini aeree e a terra del 6 novembre hanno mostrato il Monte Fuji coperto da uno strato di neve fresca sulla sua cima. L’Agenzia Meteorologica del Giappone ha confermato ufficialmente la presenza di neve il 7 novembre, dopo che le nuvole avevano impedito la visuale il giorno precedente.
Confronto tra i Cambiamenti Stagionali
Un confronto visivo tra le immagini acquisite dal satellite Landsat 8 il 9 novembre e dal Landsat 9 il 30 ottobre 2023 mostra chiaramente la differenza. Mentre l’immagine del 2023 mostra il Monte Fuji coperto di neve il 5 ottobre, quest’anno la neve è apparsa in ritardo e si è già sciolta entro il 9 novembre.
Un Trend di Temperature in Aumento
Il ritardo della neve segue un periodo di temperature eccezionali in Giappone. L’estate del 2024 ha registrato una temperatura media di 1,76 gradi Celsius superiore alla media del periodo 1991-2020, eguagliando il record del 2023 come l’estate più calda mai registrata nel paese dal 1898.
Anche in autunno, il calore persiste. Più di 120 milioni di persone in Giappone hanno sperimentato temperature insolitamente alte nella prima settimana di ottobre 2024, con oltre 70 città che hanno segnato temperature di 30°C o più. Questo caldo anomalo ha influenzato anche il Monte Fuji, impedendo alla neve di cadere come di consueto.
Le immagini dell’Osservatorio della Terra della NASA, elaborate da Wanmei Liang utilizzando dati Landsat dell’U.S. Geological Survey, forniscono un’ulteriore prospettiva su questi cambiamenti climatici e sul ritardo della neve sul Monte Fuji.
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