Uno studio recente condotto dai ricercatori dell’UCL ha rivelato che i cervelli dei vermi maschi possono attivare contemporaneamente ricordi contrastanti, ma è il comportamento guidato da quello più vantaggioso. Questa scoperta offre interessanti spunti su come i cervelli diano priorità alle informazioni, con possibili implicazioni per condizioni come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Nel paper pubblicato su Current Biology, i ricercatori hanno esaminato come due ricordi contrastanti possono essere attivati nel cervello di un verme maschio, anche se solo uno di essi influisce direttamente sul comportamento dell’animale. In particolare, hanno studiato come il desiderio sessuale possa prevalere sul bisogno di mangiare nel determinare il comportamento, esaminando le reazioni del verme a un odore associato sia a esperienze positive (accoppiamento) che negative (mancanza di cibo).
Attraverso una serie di esperimenti condotti con vermi rotondi maschi C. elegans, i ricercatori hanno manipolato le preferenze degli animali per un odore innatamente attraente, simile a quando una persona sente l’odore di una cena deliziosa. Hanno sovrascritto l’istinto dei vermi di avvicinarsi all’odore con un condizionamento avversivo, in cui l’odore era associato a una punizione di fame.
Successivamente, i vermi sono stati sottoposti a un ulteriore condizionamento, in cui l’odore è stato presentato insieme a una compagna femmina e esperienze sessuali, al fine di creare una nuova associazione positiva con l’odore. I risultati hanno mostrato che entrambi i ricordi venivano attivati nel cervello dei vermi condizionati, ma solo quello legato all’accoppiamento influenzava il comportamento dell’animale.
Questo studio ha identificato un circuito di cellule cerebrali che rappresenta sia associazioni positive che negative con le esperienze passate dell’animale, focalizzandosi su un particolare neuropeptide coinvolto nella memorizzazione dei ricordi legati sia alla fame che all’accoppiamento con l’odore. I ricercatori hanno evidenziato che, nonostante entrambi i ricordi fossero attivati, solo quello legato all’accoppiamento continuava a influenzare il comportamento del verme.
La dottoressa Laura Molina-García, co-prima autrice dello studio, ha sottolineato l’importanza di comprendere come il cervello degli animali possa gestire ricordi contrastanti, evidenziando come questo processo possa contribuire alla capacità di apprendimento e adattamento a nuove informazioni. Questa conoscenza potrebbe essere fondamentale per affrontare condizioni in cui questo processo è compromesso, come nel disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
La ricerca, intitolata “Conflict during learning reconfigures the neural representation of positive valence and approach behavior”, è stata pubblicata su Current Biology il 14 novembre 2024 e ha ricevuto il supporto della Royal Society, Wellcome e Leverhulme Trust.
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