Un recente studio innovativo condotto dalle Università di Bristol e Exeter nel Regno Unito e dall’Università dell’Eastern Finland ha evidenziato che trascorrere un eccessivo tempo inattivi durante la crescita può aumentare la pressione sanguigna sistolica. Tuttavia, è emerso che tre ore di attività fisica leggera al giorno possono ridurre significativamente questo rischio, come riportato nel prestigioso Journal of Cachexia, Sarcopenia and Muscle.
Lo studio ha coinvolto 2.513 bambini della coorte “Children of the 90s” dell’Università di Bristol, seguiti dall’età di 11 anni fino ai 24 anni. Inizialmente, i bambini trascorrevano sei ore al giorno inattivi, sei ore impegnati in attività fisica leggera e circa 55 minuti in attività fisica moderata-intensa. Nel periodo di follow-up in giovane età adulta, il tempo trascorso inattivi è aumentato a nove ore al giorno, mentre le ore dedicate all’attività fisica leggera sono state ridotte a tre.
Si è osservato che un aumento persistente del tempo trascorso inattivi durante la crescita è stato associato a un incremento medio di 4 mmHg nella pressione sanguigna sistolica. Al contrario, partecipare regolarmente a un’attività fisica leggera fin dall’infanzia ha contribuito a ridurre il livello finale di pressione sanguigna sistolica di 3 mmHg. L’attività fisica moderata-intensa, invece, non ha avuto effetto significativo sulla pressione sanguigna.
Un dato interessante emerso dallo studio è che sostituire 10 minuti di inattività con altrettanti minuti di attività fisica leggera ogni ora ha portato a una diminuzione di 3 mmHg nella pressione sanguigna sistolica e di 2 mmHg in quella diastolica. Questo è particolarmente significativo poiché riduzioni simili nella pressione sanguigna sistolica negli adulti sono state associate a una diminuzione del 10% del rischio di infarto e ictus.
Il gruppo di ricerca ha sottolineato che l’attività fisica leggera svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e nel controllo della pressione sanguigna elevata e dell’ipertensione. Inoltre, è stato evidenziato che un aumento della massa muscolare derivante dall’attività fisica moderata-intensa può fisiologicamente aumentare la pressione sanguigna, spiegando perché i precedenti trial clinici basati su questo tipo di attività non hanno avuto successo nel ridurre la pressione sanguigna.
Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede un aumento significativo dei casi di malattie non trasmissibili correlate all’inattività fisica entro il 2030, con la metà dei casi dovuti all’ipertensione. Pertanto, incoraggiare i bambini e gli adolescenti a partecipare a tre ore di attività fisica leggera al giorno, come lunghe passeggiate, faccende domestiche, nuoto e ciclismo, è fondamentale per mantenere la salute cardiovascolare.
Questo studio rappresenta il più ampio e lungo follow-up sul comportamento motorio e la pressione sanguigna nei giovani, offrendo importanti implicazioni per la salute pubblica e sottolineando l’importanza di promuovere stili di vita attivi sin dalla giovane età.
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