Gli scienziati hanno identificato Uncus dzaugisi, il più antico fossile di ecdysozoa del periodo Precambriano, confermando le ipotesi a lungo sostenute sulle antiche origini di questo importante gruppo animale. Questa scoperta, avvenuta in Australia meridionale, ha permesso di collegare le previsioni dei dati molecolari al registro fossile fisico, migliorando notevolmente la nostra comprensione dell’evoluzione degli ecdysozoa e della diversità delle forme di vita durante il periodo Ediacarano.
Ogni specie ha una storia, compresi i milioni di insetti, aracnidi e vermi nematodi che appartengono a un importante gruppo animale noto come gli Ecdysozoa.
Da anni, i dettagli sulle origini più antiche di questo gruppo sono rimasti un mistero. Tuttavia, un team di ricerca guidato dall’Università della California, Riverside, ha finalmente scoperto il più antico fossile di ecdysozoa conosciuto, risalente al periodo Precambriano. Questo fossile, una piccola creatura simile a un verme chiamata Uncus dzaugisi, misura solo pochi centimetri di lunghezza ed è stato dettagliatamente descritto in un articolo pubblicato oggi (18 novembre) in Current Biology.
Secondo Mary Droser, professore di geologia all’UC Riverside e autore principale dello studio, la scoperta di Uncus dzaugisi ha finalmente risolto l’enigma delle origini degli ecdysozoa, conciliando le previsioni basate sui dati molecolari con la mancanza di fossili descritti prima del Cambriano.
Gli ecdysozoa sono il più grande e ricco gruppo animale sulla Terra, comprendente più della metà di tutti gli animali. Caratterizzati dalla loro cuticola, un resistente scheletro esterno che viene periodicamente mutato, il gruppo comprende tre sottogruppi: i nematodi, gli artropodi e gli scalidofori. Ian Hughes, studente di dottorato in biologia marina all’Università di Harvard e primo autore dell’articolo, sottolinea che gli ecdysozoa erano già presenti nel registro fossile cambriano, indicando che i loro antenati dovevano essere presenti durante il periodo Ediacarano.
La caccia ai fossili a Nilpena, nel Parco Nazionale di Nilpena Ediacara in Australia meridionale, ha portato alla scoperta di Uncus dzaugisi. Questo sito, noto per i suoi fossili ediacarani splendidamente conservati, ha permesso al team di ricerca di individuare questo importante fossile, che ha contribuito significativamente alla nostra comprensione dell’evoluzione animale precoce.
Uncus dzaugisi, soprannominato “amo da pesca” per la sua forma, è stato identificato come un antico nematode appartenente agli Ecdysozoa. Le caratteristiche distintive di questo fossile, come la sua rigidità e la capacità di movimento, hanno fornito importanti indizi sulla sua natura e sul suo ruolo nella storia evolutiva degli animali.
La scoperta di Uncus dzaugisi rappresenta un passo significativo nella comprensione delle origini degli ecdysozoa e del loro impatto sull’ecosistema marino nel periodo Ediacarano. Questo importante ritrovamento scientifico, pubblicato su Current Biology, contribuisce in modo significativo alla nostra conoscenza dell’evoluzione della vita animale sulla Terra.
Riferimento: Un bilateriano ediacarano con un’affinità ecdysozoica dall’Australia meridionale di Ian V. Hughes, Scott D. Evans e Mary L. Droser, 18 novembre 2024, Current Biology. DOI: 10.1016/j.cub.2024.10.030 Il finanziamento per la ricerca è stato fornito dalla NASA.