Un nuovo studio condotto nel North Pacific Garbage Patch ha rivelato un preoccupante aumento dei frammenti di plastica di dimensioni ridotte, superando l’accumulo di plastica di dimensioni maggiori e ponendo rischi significativi per gli ecosistemi marini e il ciclo globale del carbonio.
Il rapporto, pubblicato su Environmental Research Letters, ha evidenziato che i frammenti di plastica delle dimensioni di centimetri stanno aumentando a un ritmo molto più veloce rispetto alla plastica di dimensioni maggiori nel North Pacific Garbage Patch (NPGP), rappresentando una minaccia significativa per l’ecosistema locale e potenzialmente interferendo con il ciclo globale del carbonio.
Lo studio si basa su rilevamenti sistematici condotti dall’organizzazione non profit The Ocean Cleanup dal 2015 al 2022, che hanno rivelato un aumento inaspettato della concentrazione di massa dei frammenti di plastica. Questi frammenti sembrano essere nuovi arrivi nella regione anziché il risultato del degrado della plastica già presente, suggerendo che provengano da rifiuti di plastica vecchi di decenni provenienti da tutto il mondo, che si decompongono e si accumulano esponenzialmente in questa remota area dell’Oceano Pacifico.
Il volume di detriti di plastica nella regione supera quello degli organismi viventi, minacciando l’ecosistema non solo per l’ingestione o l’impigliamento della plastica da parte della vita marina, ma potenzialmente influenzando il ciclo globale del carbonio a causa del pascolo di zooplancton influenzato dalla presenza di microplastica galleggiante.
Laurent Lebreton, autore principale dello studio, ha sottolineato che l’aumento esponenziale dei frammenti di plastica è una diretta conseguenza di decenni di gestione inadeguata dei rifiuti di plastica, che ha portato all’accumulo inarrestabile di plastica nell’ambiente marino. Questo inquinamento sta causando danni alla vita marina, con impatti che stiamo solo ora iniziando a comprendere appieno.
Lebreton ha lanciato un appello urgente affinché i legislatori si impegnino nella negoziazione di un trattato globale per porre fine all’inquinamento da plastica, sottolineando che un intervento globale deciso e unito è essenziale più che mai.
I ricercatori hanno evidenziato l’importanza di intercettare e rimuovere la plastica già presente nell’ambiente marino globale per mitigare urgentemente la generazione di frammenti di plastica sempre più piccoli nell’oceano per i decenni a venire.
Riferimento: Sette anni nel North Pacific Garbage Patch: frammenti di plastica legacy aumentano in modo sproporzionato più velocemente rispetto agli oggetti galleggianti di dimensioni maggiori, 19 novembre 2024, Environmental Research Letters. DOI: 10.1088/1748-9326/ad78ed