Il Parco Nazionale di Gombe in Tanzania è stato teatro di un lungo e cruento conflitto tra due fazioni di scimpanzé tra il 1974 e il 1978, documentato dalla rinomata primatologa Jane Goodall. Questo episodio è noto come la Guerra degli Scimpanzé di Gombe o la Guerra Quadriennale. Sebbene alcuni ricercatori abbiano sollevato dubbi sull’etichetta di “guerra”, per Goodall questo conflitto si distingueva notevolmente dalla violenza comune tra gli scimpanzé.
Contrariamente alle risse impulsive, il conflitto tra le due fazioni di scimpanzé era caratterizzato da manovre politiche per il potere e competizione per le risorse, simili alle guerre organizzate umane. La comunità di Kasakela, negli anni ’60, appariva relativamente coesa, con pochi conflitti tra i maschi. Tuttavia, a partire dal 1971, si sono manifestate fratture che hanno portato alla divisione in due fazioni: il gruppo settentrionale di Kasakela e il gruppo meridionale di Kahama.
Le tensioni sono aumentate con la morte di un maschio anziano, che ha portato Humphrey a diventare il maschio alfa di Kasakela, sfidato dai fratelli Hugh e Charlie del gruppo di Kahama meridionale. Gli altri scimpanzé hanno iniziato a schierarsi con uno dei due schieramenti, preparando il terreno per il conflitto. Il 7 gennaio 1974 è stato versato il primo sangue, quando sei maschi di Kasakela hanno attaccato un maschio di Kahama meridionale mentre mangiava da solo.
Nei quattro anni successivi, il gruppo di Kasakela ha condotto una serie di attacchi brutali e coordinati che hanno portato all’uccisione sistematica dei membri maschi e alcune femmine del gruppo di Kahama, eliminandoli efficacemente e permettendo ai Kasakela di espandersi nel loro territorio.
La violenza durante il conflitto è stata particolarmente scioccante, con comportamenti che ricordavano una guerra civile. Jane Goodall ha descritto in un’intervista del 2015 con BBC Radio 4.scene di violenza estrema, come la testa della vittima sostenuta mentre sanguinava, il sangue bevuto e pezzi di pelle strappati con i denti.
Questo conflitto tra gli scimpanzé solleva interrogativi sulla storia evolutiva della guerra e se sia un aspetto intrinseco delle società complesse o un sottoprodotto. Studi hanno suggerito che la guerra umana abbia radici nelle civiltà sedentarie e nell’agricoltura, che hanno favorito la centralizzazione del potere e la tecnologia avanzata.
Il documentario Netflix “Chimp Empire” ha mostrato i complessi conflitti tra gli scimpanzé nella foresta pluviale di Ngogo in Uganda, evidenziando similitudini con la Guerra degli Scimpanzé di Gombe. Tuttavia, alcuni primatologi hanno sottolineato la necessità di non etichettare gli scimpanzé come animali immorali, poiché sono creature complesse dotate di intelligenza emotiva e ingegnosità.
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