Se hai mai avuto l’opportunità di dare uno sguardo dietro le quinte di un documentario sulla natura, avrai potuto osservare da vicino la vita frenetica di un cineasta specializzato nella ripresa della fauna selvatica. Questo mestiere, infatti, è tutto tranne che semplice: dalle difficoltà di restare nascosti tra i cespugli per ore, fino al rischio di finire con una sanguisuga nell’occhio, monitorare gli animali selvatici richiede una dedizione estrema. Ma cosa succederebbe se ci fosse un modo più agevole per ottenere immagini straordinarie? E se, per esempio, fosse possibile equipaggiare gli stessi animali con telecamere?
Un team di esperti in robotica biomimetica presso il New Mexico Tech sta esplorando proprio questa possibilità con un approccio innovativo alla tecnologia di monitoraggio della fauna selvatica. La loro idea è quella di utilizzare animali tassidermizzati per creare droni naturalistici, capaci di offrire una prospettiva unica sul mondo animale.
La tassidermia è un concetto con cui molti di noi sono familiari, spesso associato a trofei esposti sui muri, ma in questo caso si tratta di dispositivi attivi e dinamici. Ad esempio, l’utilizzo di un’anatra tassidermizzata migliora notevolmente le sue proprietà idrodinamiche, rendendola un’opzione ideale per l’esplorazione in ambienti acquatici.
La maggior parte dei droni tradizionali utilizzati per monitorare la fauna selvatica sono rumorosi e possono rappresentare una minaccia per gli stessi animali che si cerca di studiare. Per questo motivo, il team guidato dal Dr. Mostafa Hassanalian sta sviluppando droni “amici della fauna selvatica”, progettati per mimetizzarsi tra gli animali e catturare immagini ravvicinate del loro comportamento naturale.
Finora, il team ha realizzato modelli volanti, ma ora si sta spingendo anche in ambienti acquatici con un nuovo drone a forma di anatra, progettato per muoversi con la stessa agilità di questi eccellenti nuotatori. Hassanalian ha sottolineato che l’utilizzo di un’anatra tassidermizzata migliora notevolmente le sue proprietà idrodinamiche, consentendo un movimento fluido ed efficiente in acqua.
Ma il team non si ferma qui: stanno esplorando design ispirati a serpenti, lucertole e rane, cercando di replicare i movimenti e le caratteristiche uniche di questi animali per creare droni sempre più sofisticati.
Un’altra innovazione degna di nota è il modello di piccione con movimenti realistici della testa, progettato per trasportare una telecamera e raccogliere dati di monitoraggio ambientale in modo discreto. Questi droni piumati sono progettati per integrarsi perfettamente nell’ambiente e catturare immagini ad alta risoluzione per la ricerca sulla fauna selvatica e lo studio del comportamento degli uccelli.
È importante sottolineare che tutti gli animali utilizzati per la creazione di questi droni sono stati ottenuti legalmente da tassidermisti certificati e nessun animale è stato danneggiato nel processo. Il team si impegna a utilizzare questa tecnologia per aiutare la natura, senza arrecare danno agli animali.
Ma le potenzialità di questi droni non si limitano agli uccelli: il team sta esplorando nuove applicazioni per la conservazione e il monitoraggio ambientale, inclusi droni nuotatori per analizzare la qualità dell’acqua in zone remote e protette, e modelli di uccelli più grandi per monitorare ecosistemi estesi.
Questi progressi rappresentano un passo avanti cruciale nel fornire informazioni dettagliate sulla fauna selvatica, che possono contribuire alla protezione delle specie in pericolo e ispirare nuove idee in vari settori, dalla progettazione di aeromobili all’esplorazione di ambienti estremi su altri pianeti.
In definitiva, l’utilizzo di droni biomimetici basati su animali tassidermizzati potrebbe aprire nuove prospettive nel campo della ricerca scientifica e della conservazione ambientale, offrendo un’opportunità unica di esplorare il mondo naturale in modo non invasivo e rispettoso.
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