Uno dei primi insegnamenti che un istruttore di guida competente ti fornirà è di prestare attenzione al fatto che gli oggetti riflessi nello specchietto retrovisore sono più vicini di quanto possano apparire. Questo perché gli specchietti laterali delle auto sono progettati in modo convesso, ovvero con una forma curva verso l’esterno. Questa caratteristica offre al conducente un campo visivo più ampio, permettendo di individuare potenziali pericoli in modo più efficace, contribuendo così a migliorare la sicurezza stradale.
Questo design convesso, tuttavia, comporta anche un inconveniente: la distorsione delle dimensioni degli oggetti riflessi. Di conseguenza, la percezione della distanza tra l’auto e gli oggetti riflessi può essere alterata, creando potenziali rischi se il conducente non è consapevole di questo effetto. Ad esempio, un veicolo che sembra abbastanza distante potrebbe in realtà essere più vicino di quanto sembri, portando il conducente a compiere manovre rischiose come cambi di corsia repentini.
Per questo motivo, è comune trovare la scritta “gli oggetti nello specchietto sono più vicini di quanto appaiono” incisa sugli specchietti laterali delle auto come promemoria costante per guidare con prudenza. Tuttavia, esistono tentativi di trovare un compromesso tra il campo visivo ampio e la distorsione minima degli specchietti convessi tradizionali.
Un esempio interessante è il lavoro del dottor R. Andrew Hicks, professore di matematica presso la Drexel University della Pennsylvania. Nel 2012, Hicks ha ottenuto un brevetto negli Stati Uniti per un design innovativo di specchietto che utilizza un algoritmo complesso per ridurre al minimo la distorsione. Questo specchietto, con un campo visivo di 45 gradi, è composto da piccoli specchietti orientati a diverse angolazioni, simili a una palla da discoteca.
Hicks ha spiegato che l’algoritmo calcola la direzione di ciascun “pezzetto” di specchietto per offrire al conducente un’immagine ampia ma poco distorta della scena retrostante. Anche se lo specchietto non assomiglia a una palla da discoteca vista da vicino, questa soluzione rappresenta un passo avanti verso la ricerca di un equilibrio tra campo visivo e distorsione, evitando potenziali distrazioni che uno specchietto a palla da discoteca potrebbe causare.
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