Una donna raffigurata nella sezione della Cappella Sistina relativa al diluvio di Noè ha un seno sano e uno che mostra segni di malattia. Questo dettaglio ha attirato l’attenzione di un patologo forense che, insieme a medici ed esperti d’arte, si è dedicato a diagnosticare la donna fittizia cinque secoli dopo che una delle opere più venerate della storia è stata dipinta.
Il Professor Andreas Nerlich dell’Università Ludwig-Maximilians di Monaco, nell’ambito dell’iconodiagnosi, ha cercato di identificare la malattia che colpisce il seno destro della sfortunata donna. Le differenze tra i due seni della donna nell’affresco sono state deliberate, evidenziando l’attenzione al dettaglio che caratterizzava l’arte rinascimentale.
Nel XVI secolo, la capacità di rappresentare accuratamente la forma umana era molto apprezzata, e ciò non includeva solo ideali di perfezione, come nell’altra opera più famosa di Michelangelo Buonarroti. Gli affreschi della Cappella Sistina mostrano persone in tutte le fasi della vita, compresi segni di malattia.
Il Diluvio, uno dei primi affreschi biblici dipinti da Michelangelo sul soffitto della Cappella Sistina, rappresenta l’arca di Noè mentre l’umanità fugge dalle acque in aumento. Quest’opera, sebbene meno celebre della Creazione di Adamo, costituisce comunque una parte significativa di una delle opere d’arte più famose di tutti i tempi.
Nerlich e coautori propongono che i noduli visibili nel seno destro della donna rappresentino linfonodi ingrossati, mentre la pelle retratta dell’areola sia indicativa di malattia. L’Europa rinascimentale era afflitta da varie malattie, e i dettagli nell’affresco potrebbero suggerire un possibile carcinoma al seno.
Nonostante la rappresentazione accurata della forma umana, Michelangelo non utilizzava modelli viventi quando dipingeva, ma si basava sulla sua conoscenza anatomica acquisita attraverso autopsie. Le malattie e le deformità erano spesso utilizzate per contrassegnare i peccatori nell’arte medievale, sebbene non sia chiaro se la donna afflitta nell’affresco rappresenti un peccato specifico.
Il cancro al seno, sebbene più comune tra le donne anziane, può manifestarsi anche in età più giovani a causa di fattori genetici come il gene BRCA1, presente nella regione toscana da secoli. Michelangelo potrebbe aver nuovamente rappresentato il cancro al seno nella sua scultura, ma con un significato simbolico diverso.
Lo studio condotto è stato pubblicato in open access su The Breast, offrendo un’interessante analisi che unisce arte e medicina per svelare i segreti nascosti di un capolavoro rinascimentale.
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