Antichissima tavoletta in argilla rivela una versione diversa del mito di Noè

Una scoperta archeologica getta nuova luce su antiche narrazioni bibliche, svelando un racconto differente del diluvio universale.

Gilgamesh è considerato uno dei più rilevanti eroi nella storia dell’umanità. Secondo la leggenda, era un sovrano della città di Uruk, una delle città più celebri della civiltà sumero-babilonese, e durante il suo governo compì numerose imprese eroiche insieme a divinità e creature mitologiche. I racconti che narrano le sue avventure sono tra i più antichi al mondo e, secondo molti archeologi e studiosi della letteratura, hanno ispirato molte altre mitologie e pantheon, tra cui quelli greci ed ebraici. A testimoniare il legame tra la mitologia sumera e la religione ebraica sono, ad esempio, i luoghi che Gilgamesh visita durante le sue avventure. L’eroe sumero-babilonese si muove infatti nello stesso contesto geografico che più tardi farà da sfondo ai viaggi del patriarca delle religioni monoteiste, ovvero Abramo, e le vicende stesse di Gilgamesh ricordano i pellegrinaggi che il profeta dovette affrontare quando lasciò la sua città natale, Ur.

Abramo non è però l’unica figura presente nell’Antico Testamento che ricorda moltissimo il re di Uruk. Se si legge infatti l’undicesima tavoletta dell’epopea di Gilgamesh – uno dei reperti più importanti ritrovati durante gli scavi presso la città di Ninive, città assira nell’attuale Iraq – si noterà che una delle imprese di questo personaggio sembra anticipare di molti secoli l’avventura di uno dei protagonisti principali della Bibbia, Noè. Questa tavoletta descrive infatti come gli antichi dei mandarono un potente diluvio sulla Terra per punire gli uomini, colpevoli di non venerarli adeguatamente. Secondo i loro piani, l’umanità doveva essere annientata, in quanto corrotta. Tuttavia, un dio in particolare, Ea – signore delle acque primordiali, degli abissi, della scrittura e dell’arte – non accettando la decisione degli altri dei, decise di contattare Utu-napishtim, un uomo anziano dotato del dono dell’immortalità, per ordinargli di costruire una nave grande abbastanza da ospitare la sua tribù e ogni specie animale presente sulla Terra. Quando il diluvio arrivò, Utu-napishtim sopravvisse con tutte le creature che aveva deciso di far salire a bordo, per poi vivere migliaia di anni, in attesa di incontrare Gilgamesh e trasmettergli la sua saggezza, essendo suo antenato. Nonostante la sua antichità, oggi il personaggio di Gilgamesh è entrato a far parte delle storie dei fumetti. Grazie a questi, Gilgamesh è arrivato anche al cinema, attraverso la trasposizione cinematografica del MCU della saga degli Eterni.