Quando la pioggia sembra non voler smettere mai, si potrebbe pensare di trovarsi in una situazione simile all’evento pluviale del Carnico, un periodo della storia della Terra che durò 1-2 milioni di anni, durante il quale la pioggia era la norma, non l’eccezione.
Il Carnico ebbe inizio circa 232 milioni di anni fa, quando una pioggia insolitamente intensa e persistente interruppe un periodo di siccità sulla Terra, simile a un diluvio dopo un’estate calda. In quel periodo, i continenti erano uniti nel supercontinente Pangea, già soggetto a monsoni. La temperatura del mare era elevata, creando condizioni favorevoli per l’umidità atmosferica necessaria a generare un monsone.
Si ipotizza che l’aumento dell’umidità sia stato causato da eruzioni vulcaniche massicce avvenute sul Terrane di Wrangellia, attualmente situato lungo la costa dell’Alaska e della Columbia Britannica. Queste eruzioni, secondo il geoscientista Jacopo Dal Corso, hanno avuto un impatto significativo sull’atmosfera globale, rilasciando grandi quantità di gas serra come anidride carbonica e provocando un riscaldamento globale.
Le conseguenze di questo intenso periodo di piogge potrebbero aver contribuito a un aumento delle estinzioni di creature marine come ammonoidi, conodonti e crinoidi, ma potrebbero anche aver favorito l’evoluzione di nuove forme di vita, in particolare dei dinosauri.
Uno studio pubblicato sul Journal of the Geological Society ha evidenziato che, dopo estinzioni su vasta scala di piante e erbivori, i dinosauri hanno prosperato, espandendosi rapidamente in diversità, impatto ecologico e distribuzione regionale.
Le prime prove dell’evento pluviale del Carnico sono state identificate negli anni ’80 dai geologi Alastair Ruffell e Michael Simms. La scoperta di una striscia grigia attraverso la pietra rossa della collina di Lipe nel Somerset ha indicato il passaggio da un clima arido a uno umido. Nonostante inizialmente non fosse presa sul serio, nel corso degli anni le prove a sostegno di questa teoria si sono accumulate, portando ad un crescente interesse nella comunità scientifica.
Links: