Un edificio del periodo neolitico, trovato su un’isola in Danimarca, potrebbe essere stato usato come una sorta dispensa – un luogo per la conservazione refrigerata naturalmente, o un “frigorifero preistorico” – migliaia di anni fa.
Costruito dalla Bell Vessel Culture, è stato ritrovato nel sito archeologico di Nygårdsvej 3, nel villaggio danese di Eskilstrup, sull’isola di Falster. Il ritrovamento è avvenuto durante lavori di prolungamento ed elettrificazione di una linea ferroviaria, in transito presso un’azienda agricola della zona.
La cultura del vaso a campana prende il nome dalla forma a campana delle ceramiche che la caratterizzavano. Si trattava di una cultura significativa nel Neolitico del nord Europa tra il 4000 e il 2800 a.C.
Ad essere rinvenute sono state 141 buche di palo, costituenti un muro e le strutture centrali di due case, nella stessa posizione, in fasi diverse. Ne furono utilizzati circa 38 per la prima costruzione e 35 per la seconda, dimostrando una progettazione avanzata. I pavimenti delle case erano costituiti da terreno argilloso (una miscela di sabbia e argilla), comune ad altri siti neolitici nel mondo, ma ben avanzato in Scandinavia.
Al di sotto della fondazione inizia la parte interessante: in quella che si ritiene fosse una primitiva dispensa sono stati rinvenuti ciottoli posizionati in maniera deliberata. Anche se oggi sembra una provvedimento banale, all’epoca rappresentava un notevole salto tecnologico, importante per la conservazione degli alimenti.
In generale, l’architettura del periodo è limitata alle strutture megalitiche, praticamente non sono state trovate case comuni dell’età della pietra e, per determinare quale fosse la struttura, è stato necessario escludere delle possibilità. I ricercatori hanno anche trovato 1.216 manufatti nel sito, come strumenti di pietra, ceramiche e selce, oltre a ossa bruciate e due ricci di mare fossilizzati.
Non essendo stati rinvenuti materiali rituali, è stata esclusa la possibilità che si trattasse di un sito di pratiche rituali neolitiche come anche che facesse parte di strutture megalitiche. La datazione al radiocarbonio ha determinato l’utilizzo della struttura tra il 3080 e il 2780 a.C. e, anche se non vi è certezza, per ora l’ipotesi che si trattasse effettivamente di una casa con dispensa rimane la più probabile.
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