Gli è stato dato il nome di Prototaxites, avevano dimensioni inimmaginabili e si trovavano in diverse parti del mondo circa 400 milioni di anni fa. Si tratta di colossali ed imponenti strutture che abitavano la Terra quando gli alberi non avevano ancora fatto la loro comparsa e a dominare l’ambiente era una flora primitiva. Molti sono stati i dibatti ie le discussioni in merito a questi enormi funghi dei quali sono stati rinvenuti in varie regioni una serie di fossili nel corso dei decenni.
Cercando di comprenderne più nel dettaglio l’origine. Grazie all’analisi dei rapporti isotopici del carbonio è stato possibile confermarne la scoperta, fatta nel 1859 da un paleontologo canadese, e divenuta una delle più bizzarre ed interessanti in ambito paleontologico. Soltanto nel 2007 è stato possibile accertare che si trattasse di funghi giganti e non, come ipotizzato in precedenza, di alghe o piante.
Le piante assorbono il carbonio dalla CO2 presente nell’atmosfera mentre i Prototaxites, come del resto i funghi in generale, lo ottengono dalla decomposizione della materia organica. Dalle analisi è emerso che, caratteristica questa tipica proprio dei funghi, i Prototaxites presentavano una vasta gamma di rapporti isotopici. Altra prova della loro natura fungina è la particolare struttura interna dei fossili, composta da filamenti intrecciati.
Oggi sembra impossibile da credere ma questi enormi funghi rappresentavano le strutture che dominavano il paesaggio e si ipotizza che la loro grandezza permettesse alle spore di diffondersi a grandi distanze così da garantire la diffusione della specie. Prima che gli alberi facessero la loro comparsa era dunque il regno dei funghi giganti a dominare il nostro pianeta.