Il Gipeto è un avvoltoio barbuto che si distingue per la sua abitudine di schiacciare ossa e tingersi le piume di rosso immergendosi in sorgenti di fango ricche di ferro. Questo vulturide, dall’aspetto imponente e resistente, ha visto ridursi notevolmente il suo areale storico e continua a essere minacciato in alcune parti del suo habitat.
La specie Gypaetus barbatus, appartenente al Vecchio Mondo, raggiunge un’altezza di circa 100-115 centimetri con un’apertura alare di 2,5-2,85 metri, dimensioni paragonabili a quelle di alcuni grandi rapaci nordamericani. La bellezza sorprendente di questo uccello è evidente nella testa di colore bianco sporco, con occhi penetranti circondati da un audace anello rosso-arancio. Gli occhi intensi sono enfatizzati da una striscia di piumaggio nero che si estende fino al becco, creando un effetto simile a una maschera da bandito. Sotto il becco spicca un ciuffo di piume appuntite, da cui il nome in inglese “bearded vulture”. Da adulti, il piumaggio è tipicamente grigio scuro, arrugginito e biancastro, ma spesso assume sfumature di arancione rugginoso a causa delle immersioni in suoli ricchi di ferro e sorgenti sulfuree, che conferiscono loro una tonalità infuocata.
La National Audubon Society ha proposto due teorie per spiegare il comportamento di tintura rossa del gipeto. Una teoria suggerisce che sia una dimostrazione di abilità, poiché le sorgenti ricche di ferro sono difficili da individuare tra le montagne, dimostrando così il valore e la destrezza degli individui. L’altra spiegazione suggerisce che l’ossido di ferro presente nelle sorgenti aiuti a respingere i batteri, comuni nella carne marcia di cui si nutrono.
In passato, il gipeto popolava molte catene montuose dell’Africa e dell’Eurasia. In Europa, il suo habitat si estendeva su diverse catene montuose, dalle Alpi ai Balcani. Attualmente, il gipeto si trova solo in piccole aree dei Pirenei, della Sierra Nevada in Spagna, delle Alpi e in piccole popolazioni sulle isole mediterranee come la Corsica e Creta. A volte sono avvistati anche in alcune parti dell’Europa occidentale, inclusa la rarissima presenza nel Regno Unito.
Il gipeto è noto anche come Lammergeier, che in tedesco significa “avvoltoio dell’agnello”, a causa della sua reputazione di predare pecore. Come gli altri avvoltoi, si nutre principalmente di carcasse di ungulati di medie dimensioni come pecore, capre e stambecchi. Tuttavia, a differenza degli altri avvoltoi, il gipeto è l’unico uccello al mondo che si nutre principalmente di ossa, costituenti l’85-90% della sua dieta. Le sue zampe robuste sono adattate per rompere le ossa e ottenere il midollo, mentre lo stomaco contiene un acido cloridrico estremamente forte per digerire questo insolito cibo. Se le ossa sono troppo grandi da inghiottire, i gipeti le lasciano cadere da grandi altezze su superfici rocciose, spezzandole in pezzi più piccoli, da qui il soprannome “quebrantahuesos” in spagnolo, che significa rompiossa.
Links: