Controversie sulla conservazione delle carcasse animali: il caso di Robert F. Kennedy Jr.

Un'analisi sulle implicazioni legali e ambientali della conservazione di animali morti

Immagina di passeggiare tranquillamente quando un odore sgradevole attira la tua attenzione. Ti rendi conto che una balena è morta e è stata portata a riva. In una situazione del genere, cosa faresti?

  • Tagliare la testa alla balena, come se fosse un oggetto da collezione?
  • Lasciare che la natura segua il suo corso e non interferire?
  • Consultare internet per scoprire se è legale conservare animali morti?

Questa domanda è diventata di attualità a seguito delle accuse rivolte a Robert F. Kennedy Jr., il quale è stato accusato di aver conservato una balena morta. Secondo quanto riportato da NBC News, l’accusa è emersa da un articolo del 2012 in cui sua figlia Kathleen Kennedy raccontava di come la balena fosse stata legata alla macchina di famiglia con cavi elastici. Durante un evento di campagna per l’ex presidente Donald Trump, RFK Jr. ha dichiarato di aver ricevuto una lettera dall’Istituto Nazionale per la Pesca Marina che lo stava investigando per aver prelevato un campione di balena 20 anni fa. Ha sostenuto che si tratti di un’azione del governo contro i suoi avversari politici.

Brett Hartl, direttore politico del Center for Biological Diversity Action Fund (CBDAF), ha criticato Kennedy per aver presumibilmente violato leggi come il Marine Mammal Protection Act e l’Endangered Species Act, che vietano la conservazione di animali morti protetti da tali normative. Hartl ha definito l’azione di RFK Jr. come strana e illegale, sottolineando che dovrebbe consegnare le parti di fauna selvatica raccolte illegalmente alle autorità competenti.

Non è la prima volta che Kennedy è coinvolto in controversie riguardanti il trattamento improprio di carcasse animali. Ha ammesso di aver preso un cucciolo d’orso morto da una strada 10 anni fa con l’intenzione di scuoiarlo, ma alla fine ha abbandonato l’animale a Central Park.

Oltre alle specie protette, molte organizzazioni per la fauna selvatica mettono in guardia contro la raccolta di carcasse poiché potrebbe favorire la diffusione di malattie. Ad esempio, nel caso dei cervi, i corpi rappresentano un potenziale rischio di trasmissione di malattie come la malattia da perdita cronica, particolarmente diffusa in luoghi come la Virginia. Esistono numerose malattie zoonotiche a cui si potrebbe essere esposti durante la manipolazione di animali selvatici deceduti.

Le regole sulla conservazione delle carcasse animali si estendono anche alle corna, come evidenziato dal Colorado Parks and Wildlife che ha invitato a non raccogliere le corna cadute. Questo per evitare di disturbare gli animali durante la stagione di caduta delle corna, momento in cui sono particolarmente vulnerabili. Queste regolamentazioni mirano a proteggere la salute delle mandrie di animali selvatici di grossa taglia e di altre specie durante i mesi invernali.

In conclusione, che si tratti di una testa di balena o di un cucciolo d’orso, è sempre meglio lasciare in pace la fauna selvatica morta.

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