L’illusione lunare: tra mito e realtà

Esplorando il fenomeno ottico che inganna la percezione umana

L’illusione lunare ha affascinato i grandi filosofi dell’antica Grecia e le menti più brillanti della Rivoluzione Scientifica, continuando a sfidare una spiegazione definitiva nel corso dei secoli. La Luna, quando sorge o tramonta, appare più grande, generando quella che viene definita illusione lunare, un fenomeno ottico che inganna la percezione umana facendo sembrare il satellite più imponente vicino all’orizzonte rispetto a quando è alto nel cielo notturno.

Si narra che già nel IV secolo a.C., Aristotele si interrogò su questo effetto, attribuendolo alle proprietà ingrandenti dell’atmosfera terrestre. Secondo la sua teoria, quando la Luna è vista sull’orizzonte, la luce deve attraversare uno strato più denso di atmosfera, che la ingrandisce come una lente d’ingrandimento. Sebbene questa spiegazione non sia del tutto da scartare, a differenza di alcune idee aristoteliche, oggi sappiamo che l’illusione lunare è un inganno del sistema visivo umano, non una stranezza del sistema planetario.

La Luna può apparire di dimensioni diverse a occhio nudo, ma basta misurare le fotografie del satellite con un righello per constatare che la sua larghezza rimane costante in qualsiasi fase, indipendentemente dalla sua posizione rispetto all’orizzonte. Come molte altre illusioni ottiche, il fenomeno dell’illusione lunare sembra essere legato al contesto e alla prospettiva.

Le moderne spiegazioni concordano sul fatto che l’illusione lunare sfrutti la difficoltà del cervello umano nel percepire le dimensioni e le distanze di oggetti insoliti come la Luna, sebbene il meccanismo preciso di questo inganno rimanga ancora oggetto di studio e dibattito.

Una delle teorie proposte suggerisce che gli oggetti familiari sull’orizzonte, come alberi, montagne ed edifici, creino l’illusione che la Luna sia più vicina e quindi più grande. Al contrario, quando la Luna è alta nel cielo e priva di punti di riferimento visivi vicini, appare più distante e di dimensioni più ridotte.

L'illusione di Ponzo: entrambe le linee orizzontali sono della stessa dimensione, anche se il senso distorto della prospettiva fa sembrare diversamente.
L’illusione di Ponzo: entrambe le linee orizzontali sono della stessa dimensione, anche se il senso distorto della prospettiva fa sembrare diversamente.
Süle Krisztina tramite Wikimedia Commons (Pubblico Dominio)

Un esempio simile si riscontra nell’illusione di Ponzo, in cui due linee identiche sembrano avere lunghezze diverse a causa del contesto visivo. Analogamente, la presenza di oggetti familiari vicino alla Luna potrebbe alterare la nostra percezione delle sue dimensioni.

Tuttavia, la NASA sottolinea che queste spiegazioni non sono esaustive, poiché gli astronauti in orbita sperimentano anch’essi l’illusione lunare senza avere gli stessi punti di riferimento visivi che influenzano la percezione delle dimensioni e delle distanze sulla Terra.

Di fronte a una spiegazione approssimativa dell’illusione lunare, la NASA adotta un approccio pragmatico, ammettendo che, nonostante le incertezze sul perché percepiamo la Luna in modo distorto, l’ammirazione per lo spettacolo di una Luna apparentemente gigante rimane intatta. Pertanto, finché non verrà risolto il mistero che circonda il funzionamento dei nostri cervelli di fronte all’illusione lunare, l’invito è a godersi semplicemente questo fenomeno affascinante e le atmosfere suggestive che esso crea.

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