Gli umani hanno confermato l’esistenza di altre galassie in modo sorprendentemente tardivo. Solo 100 anni fa, Edwin Hubble scoprì un tipo di stella chiamato variabili Cefeidi all’interno di Andromeda e le utilizzò per calcolare la distanza della galassia. Gli astronomi presto compresero che Andromeda è probabilmente in rotta di collisione con la nostra galassia, ma non c’è motivo di preoccupazione poiché le collisioni stellari sono altamente improbabili a causa delle immense distanze tra loro. La collisione tra la Via Lattea e Andromeda è prevista tra 4,5 miliardi di anni, un lasso di tempo che supera di gran lunga la nostra esistenza.
Uno studio recente ha rivelato che le galassie si estendono molto più lontano di quanto si pensasse in precedenza, suggerendo che la Via Lattea potrebbe già essere in contatto con Andromeda. La maggior parte della massa di una galassia si trova al di là del suo componente stellare, distribuita su centinaia di kiloparsec. Questo serbatoio diffuso di gas, noto come mezzo circumgalattico (CGM), costituisce circa il 70% della massa barionica di una galassia, escludendo la materia oscura.
Le conoscenze attuali sul CGM sono limitate poiché finora è stato possibile studiarlo solo osservando la luce assorbita da oggetti di sfondo come quasar mentre attraversano la nube di gas. Tuttavia, nuove tecniche di imaging profondo hanno permesso di esaminare la galassia starburst IRAS 08339+6517, situata a circa 270 milioni di anni luce di distanza, rivelando che il CGM si estende per almeno 100.000 anni luce, molto oltre le stelle della galassia che si estendono solo fino a circa 7.800 anni luce dal centro galattico.
La Professoressa Associata all’Università di Swinburne, Nikole M. Nielsen, ha commentato che la scoperta della vastità del CGM è emozionante e sorprendente, poiché rivela i confini tra il mezzo interstellare e il mezzo circumgalattico delle galassie. Questo nuovo scenario potrebbe portare a una migliore comprensione delle interazioni galattiche, dell’evoluzione stellare e della formazione di nuove stelle.
Il mezzo circumgalattico svolge un ruolo cruciale nel ciclo del gas all’interno delle galassie, influenzando la formazione stellare e l’evoluzione galattica. Comprendere il CGM intorno a diverse tipologie di galassie potrebbe rivelare importanti differenze che guidano le variazioni interne delle galassie stesse. Nielsen ha sottolineato che le interazioni tra i CGM della Via Lattea e di Andromeda potrebbero già essere in corso, suggerendo che il processo di collisione tra le due galassie potrebbe essere iniziato.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Astronomy, offrendo un’importante prospettiva sulla vastità e l’importanza del mezzo circumgalattico nelle dinamiche galattiche.
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