Nei cieli sopra l’Antartide si sta verificando un fenomeno insolito. Ogni inverno, un anello di vento gelido ruota rapidamente in senso orario nella stratosfera sopra il continente ghiacciato, creando il vortice polare caratteristico. Tuttavia, quest’anno il vortice polare mostra comportamenti anomali. I modelli elaborati dall’Ufficio Globale di Modellistica e Assimilazione della NASA (GMAO) indicano che il vortice meridionale sopra l’Antartide si è allungato in modo inusuale, diventando più caldo e debole del solito durante l’inverno. La massa d’aria fredda in rotazione, solitamente circolare attorno al continente, ha ora una forma allungata simile a una nocciolina e una potenza ventosa significativamente ridotta.
Le temperature nella stratosfera sopra l’Antartide di solito si aggirano intorno a -80°C (-112°F) a luglio. Tuttavia, lo scorso luglio le temperature sono salite fino a 15°C (27°F) nel mezzo della stratosfera, stabilendo un record. Dopo una breve diminuzione, il 5 agosto le temperature sono schizzate a 17°C (31°F). Questo riscaldamento precoce della stratosfera è stato il più significativo mai registrato nei 44 anni di osservazioni del GMAO, come confermato da Lawrence Coy, scienziato atmosferico presso il Goddard Space Flight Center della NASA.
L’instabilità nell’atmosfera antartica ha sollevato preoccupazioni tra gli scienziati riguardo al possibile collasso o addirittura inversione di direzione del vortice polare. L’ultima volta che ciò è accaduto è stato nel 2002 a causa di un’eccezionale ondata di calore. Questi eventi straordinari nella stratosfera sono correlati a un’ampia ondata di calore sull’Antartide. Verso la fine di luglio 2024, il continente ha registrato temperature 10-12°C (18-21,6°F) superiori alla media rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Questa prolungata e diffusa ondata di calore ha destato preoccupazione.
Anche se sembra esserci una connessione tra le condizioni insolite in superficie e quelle nella stratosfera, la natura esatta di questa relazione è estremamente complessa e non del tutto compresa. Le variazioni delle temperature dell’oceano e del ghiaccio marino possono influenzare i sistemi meteorologici su larga scala nella troposfera, propagandosi verso l’alto. Tuttavia, attribuire le cause di tali fenomeni è estremamente complesso, come spiegato da Paul Newman, Capo Scienziato per le Scienze della Terra presso il Goddard Space Flight Center della NASA.
Vale la pena notare che lo strato di ozono, componente della stratosfera terrestre, agisce come uno scudo protettivo assorbendo la luce ultravioletta e proteggendo la vita sulla Terra. Durante gli eventi di riscaldamento, il gas ozono viene attratto dalle altre regioni della stratosfera verso il polo, riducendo notevolmente il buco nell’ozono nell’emisfero meridionale. Di fatto, il recupero del buco nell’ozono negli ultimi anni è stato significativo e si prevede che possa essere completamente guarito entro poche decadi.
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