Attacco mortale in Amazzonia peruviana: tribù non contattata minaccia taglialegna

Conflitto tra tribù Mashco Piro e lavoratori nel disboscamento

Nell’Amazzonia peruviana, un secondo attacco in un mese ha portato alla morte di almeno due taglialegna per mano di una tribù non contattata minacciata, che ha fatto uso di archi e frecce. L’incidente si è verificato vicino al fiume Pariamanu nella provincia di Madre de Dios la mattina del 29 agosto. La notizia è stata confermata da FENAMAD, una federazione che rappresenta tribù locali.

Lo scontro è avvenuto quando le donne della tribù Mashco Piro si sono scontrate con un gruppo di lavoratori impegnati nel disboscamento per la costruzione di strade. Durante il conflitto, due taglialegna sono stati uccisi dalle frecce, mentre un terzo è rimasto ferito. Altri due lavoratori risultano dispersi e non rintracciabili.

Survival International, un’organizzazione per i diritti indigeni, ha sottolineato l’importanza che il governo riconosca e protegga l’intero territorio della tribù Mashco Piro. Caroline Pearce, Direttrice di Survival International, ha dichiarato che le autorità peruviane erano consapevoli che l’area oggetto di disboscamento era territorio dei Mashco Piro, e che la tragedia poteva essere evitata.

I Mashco Piro sono una comunità di cacciatori-raccoglitori nomadi che abitano le foreste pluviali del sud-est del Perù. Si stima che siano circa 750 membri, facendo di loro una delle tribù non contattate più numerose al mondo. La tribù ha subito gravi abusi nel passato, soprattutto durante l’era coloniale.

L’ultimo attacco segue un episodio simile avvenuto il 27 luglio, quando la tribù non contattata ha attaccato i taglialegna con archi e frecce in una zona contestata della regione. Survival International ha recentemente pubblicato fotografie che mostrano la vicinanza dei Mashco Piro alle aree oggetto di disboscamento.

Dopo due attacchi ravvicinati, si levano nuove richieste affinché il governo agisca tempestivamente per evitare ulteriori tragedie. È fondamentale che vengano annullate le concessioni per il disboscamento e che l’intero territorio dei Mashco Piro venga riconosciuto e protetto. Altrimenti, si rischiano ulteriori perdite umane, ha sottolineato Pearce.

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