AquaLunar Challenge: Innovazione per l’estrazione dell’acqua lunare

Rappresentazione dell'artista di un habitat sulla Luna con serre, pannelli solari e habitat sepolti.
Se vogliamo avere un habitat sulla Luna, dobbiamo ottenere acqua. (ESA – P. Carril)

Il ritorno dell’uomo sulla Luna è ormai prossimo, con l’obiettivo di stabilire una presenza costante sul nostro satellite naturale. Fondamentale per questo progetto è la capacità umana di sfruttare le risorse presenti sulla Luna, tra cui l’elemento più cruciale: l’acqua.

L’AquaLunar Challenge rappresenta una sfida di portata internazionale, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale del Regno Unito e l’Agenzia Spaziale Canadese. Il montepremi complessivo ammonta a £1,2 milioni, suddivisi tra una sezione britannica e una canadese. I fondi sono destinati alla presentazione di prototipi innovativi, anziché alla realizzazione e implementazione della tecnologia.

Il Regno Unito ha annunciato i suoi 10 finalisti, tra i quali verranno selezionati un vincitore e due secondi classificati l’anno successivo. Il Dr. Meganne Christian, astronauta di riserva dell’Agenzia Spaziale del Regno Unito e presidente della giuria dell’AquaLunar Challenge, ha dichiarato a IFLScience: “Abbiamo avuto un primo round in cui diverse squadre hanno presentato le loro idee per la sfida. Poi abbiamo avuto una giuria e abbiamo scelto 10 finalisti che riceveranno £30.000 ciascuno per sviluppare un prototipo o altre soluzioni innovative nei prossimi mesi. Successivamente, verranno selezionati un vincitore e due secondi classificati che si divideranno £300.000”.

I finalisti propongono varie soluzioni per estrarre e purificare l’acqua lunare, proveniente da ghiaccio sporco sepolto in crateri o dal suolo lunare stesso, il regolite. Le tecniche di purificazione proposte includono centrifughe, plasma, onde sonore e calore intenso, dimostrando audacia e creatività.

Pur con i premi vinti, il prototipo non sarà immediatamente pronto per essere inviato sulla Luna, ma rappresenterà un passo significativo verso la futura abitabilità del nostro satellite. Inoltre, potrebbe essere impiegato per purificare l’acqua terrestre, contribuendo a risolvere problemi legati alla potabilità dell’acqua in varie situazioni, come comunità remote o scarichi industriali.

Le proposte innovative per sfruttare le risorse lunari includono la creazione di strade tramite laser e lenti, binari flessibili utilizzabili da robot e la stampa 3D di mattoni con regolite, anche se per ora solo a forma di LEGO. Queste idee creative aprono prospettive entusiasmanti per un futuro in cui gli esseri umani vivranno e lavoreranno nuovamente sulla Luna, in un ecosistema completo.

Un primo passo verso questo obiettivo è rappresentato dall’Iniziativa Moonlight, un programma sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con altre agenzie spaziali, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Agenzia Spaziale del Regno Unito e la NASA. Questo programma mira a costruire un sistema di comunicazione e navigazione in orbita attorno alla Luna, preparando il terreno per le future missioni umane sul nostro satellite naturale.

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