Riproduzione e Recupero del Condor della California: Una Storia di Successo

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Uno dei pulcini di condor della California nati quest’anno allo zoo di Los Angeles. (Zoo di Los Angeles)

Un record di 17 pulcini di condor della California sono stati recentemente schiusi allo Zoo di Los Angeles, rappresentando un importante traguardo per la specie gravemente minacciata. Questi pulcini saranno presto candidati per essere rilasciati nella natura, come parte del più ampio Programma di Recupero del Condor della California.

La riuscita di questa impresa è stata resa possibile grazie a una nuova tecnica di riproduzione sviluppata presso lo Zoo di Los Angeles nel 2017. Il personale dello zoo ha adottato un approccio innovativo, mettendo due pulcini di condor con un condor mentore surrogato per garantire la corretta crescita dei pulcini. Quest’anno, tre pulcini sono stati allevati contemporaneamente da condor surrogati, al fine di massimizzare le capacità dello zoo nel prendersi cura di questi magnifici uccelli.

Per potenziare ulteriormente le capacità riproduttive dei condor, le uova vengono spesso rimosse dai genitori per essere sottoposte ad incubazione artificiale. Questo permette alle coppie riproduttive di produrre più di un uovo valido durante una singola stagione.

I condor della California, conosciuti scientificamente come Gymnogyps californianus, sono avvoltoi del Nuovo Mondo e rappresentano il più grande uccello terrestre del Nord America, con un’apertura alare che può raggiungere i 2,8 metri (9,5 piedi).

È interessante notare che sono stati segnalati casi di riproduzione asessuata attraverso la partenogenesi, un fenomeno che avviene senza l’intervento di un maschio. Questi uccelli svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema come “team di pulizia della natura”, alimentandosi esclusivamente di animali morti che trovano sul paesaggio.

Un condor della California decolla da una roccia.
I condor della California sono gli uccelli terrestri più grandi del Nord America.
NPS/Kurt Moses (Pubblico Dominio)

La specie è stata a un passo dall’estinzione negli anni ’80, con soli 22 condor della California rimasti nel 1983. La principale minaccia per la loro sopravvivenza è stata l’avvelenamento da piombo derivante dalle munizioni sparate, insieme all’ingestione di rifiuti umani, soprattutto tra i pulcini nutriti dai genitori.

Per salvare la specie, è stato avviato un programma di riproduzione in cattività con il coinvolgimento del Servizio della Fauna Selvatica degli Stati Uniti e della Commissione per la Pesca e la Fauna della California, in collaborazione con lo Zoo di Los Angeles. Questo sforzo ha portato a risultati positivi, con l’attuale popolazione di condor della California che conta 561 individui, di cui 344 vivono in natura.

Lo Zoo di Los Angeles ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero di questa iconica specie fin dagli anni ’80, quando era sull’orlo dell’estinzione. Denise M. Verret, CEO/Direttore dello Zoo di Los Angeles, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione per la conservazione della fauna selvatica, evidenziando il ruolo cruciale dei zoo, delle agenzie governative, dei popoli indigeni e delle organizzazioni private.

Nonostante i successi ottenuti, è importante sottolineare che il progetto di recupero del Condor della California ha comportato un notevole impegno economico. Negli ultimi vent’anni sono stati investiti oltre 35 milioni di dollari, rendendo questo progetto uno dei più costosi nella storia della conservazione delle specie negli Stati Uniti.

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