Le Aragoste Rare dell’Università del New England: Peaches, Norma e Pineapple

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Congratulazioni, Pesche! (Markus Frederich/Università del New England)

Il celebre esemplare di aragosta arancione Peaches ha dato il benvenuto a una numerosa cucciolata di piccole aragoste. La rarità di Peaches, con una probabilità di 1 su 30 milioni, si manifesta in oltre una dozzina di piccoli, che si uniscono ai discendenti di un’altra madre aragosta di nome Norma. Questi giovani aragostini sono al centro di un progetto di ricerca presso l’Università del New England, istituto noto per ospitare aragoste rare.

All’interno dell’università si possono trovare esemplari eccezionali di aragoste blu, arancioni, gialle, bicolore, viola e calico, con rarità che variano da 1 su 1 milione a 1 su 50 milioni. La madre Peaches ha dato alla luce ben 100 piccole aragoste, mentre Norma ha un più modesto esercito di 40. È previsto che presto i loro discendenti si uniranno ai piccoli di Pineapple, un’altra rara aragosta arancione ospitata presso l’UNE.

Questi piccoli aragostini stanno attirando molta attenzione, essendo oggetto di uno studio condiviso da studenti e docenti dell’università. L’obiettivo è monitorare la crescita delle aragoste per individuare quante di esse erediteranno le colorazioni rare dei genitori, al fine di identificare le basi genetiche di tali caratteristiche.

Al momento attuale, non sono ancora noti i meccanismi genetici che determinano la variazione di colore in alcune aragoste, ma la ricerca in corso potrebbe portare a importanti scoperte in tal senso. Il Dr. Markus Frederich, professore di scienze marine presso l’UNE, ha dichiarato che si spera di utilizzare questa ricerca sull’espressione genica per approfondire la comprensione della biologia molecolare di questi animali in modo non invasivo.

norma l'astice con la tipica colorazione screziata degli astici
Dì ciao a Norma. Devi riconoscere che l’UNE sa come chiamare un astice.
Markus Frederich/Università del New England

Oltre alle aragoste arancioni, esistono altre rare varietà di aragoste, come quelle gialle, blu e bianche. Le aragoste blu e gialle, ad esempio, sono il risultato di mutazioni genetiche nelle proteine che legano i pigmenti del guscio, con probabilità di cattura rispettivamente di 1 su 2 milioni e 1 su 100 milioni.

Le aragoste dorate, come la recente aggiunta Banana, sono superate solo dalle rarissime aragoste cristallo, con una probabilità di 1 su 100 milioni, caratterizzate da una condizione pigmentaria chiamata leucismo. Queste aragoste sono uniche nel non diventare rosse quando vengono cotte, a differenza delle aragoste tradizionali, il cui colore rosso è dovuto alla presenza della molecola di pigmento astaxantina.

Le chele di queste aragoste nascondono molte sorprese e segreti, che continuano a incuriosire e affascinare gli studiosi del mondo marino.

alcuni piccoli astici blu e arancioni in un piatto
Alcuni dei rari cuccioli sono addirittura blu.
Markus Frederich/Università del New England

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