L’Influenza del Riscaldamento Globale sulla Rotazione Terrestre

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Il disgelo dei ghiacciai della Groenlandia sta avendo effetti meno importanti, ma più sorprendenti rispetto all’inondazione delle terre basse. (Mozgova/Shutterstock.com)

Le temperature in aumento stanno influenzando la rotazione della Terra, rendendo i giorni più lunghi, un effetto che, seppur piccolo, è destinato a crescere in importanza secondo nuove ricerche. In uno scenario ad alte emissioni, l’attività umana avrà un impatto maggiore sul tasso di rotazione terrestre rispetto agli effetti mareali della Luna. Inoltre, le attività umane stanno persino spostando leggermente la posizione del Polo Nord.

Il tasso di rotazione di un corpo è influenzato dalla distribuzione della sua massa, un concetto dimostrato da insegnanti di fisica da decenni. È come se stessimo applicando lo stesso principio all’intero pianeta. La Terra, originariamente dotata di una grande quantità di energia rotazionale, sta perdendo parte di questa energia verso la Luna senza riceverne un adeguato rimpiazzo. Di conseguenza, il trasferimento di massa dagli poli ai tropici sta determinando una rotazione più lenta.

Il riscaldamento globale sta causando lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari tropicali, accelerando così il tasso di allungamento dei giorni. Tuttavia, la distribuzione di acqua e ghiaccio sulla Terra è solo uno dei molti fattori che influenzano la velocità di rotazione del pianeta. Ad esempio, il Sole e la Luna esercitano effetti opposti attraverso le maree, con il predominio solitamente della Luna. Inoltre, i cambiamenti nel tasso di rotazione del nucleo terrestre possono influenzare la superficie terrestre.

Il professor Benedikt Soja dell’ETH di Zurigo e il suo team sostengono che il riscaldamento globale stia già contribuendo ad allungare i giorni, con un’accelerazione di questo effetto nel corso del secolo attuale. Se le emissioni di gas serra continueranno a crescere, l’effetto si raddoppierà entro il 2100, superando quello della Luna.

Lo scioglimento dei ghiacci polari in passato, circa 10.000 anni fa, ha portato a giorni più lunghi, sebbene il processo fosse molto più lento rispetto a quanto sta avvenendo attualmente. Lo scioglimento asimmetrico dei ghiacci nell’Artico e nell’Antartico sta influenzando la rotazione terrestre, con un leggero spostamento dell’asse di rotazione terrestre.

Il movimento dell’asse di rotazione terrestre è influenzato anche dalla deriva continentale, dai movimenti termici nel nucleo terrestre e dal rimbalzo della crosta terrestre. Il Polo Nord si sta spostando verso la Baia di Hudson da un secolo, con variazioni di direzione più recenti. Il team di ricerca ha sviluppato un modello che spiega questi movimenti, fornendo una spiegazione completa delle cause del moto polare a lungo termine.

L’ipotesi di Gaia suggerisce che la Terra sia un sistema autoregolante, estendendosi anche al nucleo terrestre. Il cambiamento climatico sta influenzando l’asse di rotazione terrestre e sembra che il feedback dalla conservazione del momento angolare stia modificando la dinamica del nucleo terrestre.

Il professor Soja e il suo team non sono allarmati da questi effetti, ritenendoli troppo piccoli e lenti per destare preoccupazione rispetto ad altri aspetti del cambiamento climatico. Tuttavia, è importante considerare tali questioni, come nel caso della precisione richiesta per il lancio di sonde spaziali.

La ricerca sul rallentamento del giorno è stata pubblicata nelle Proceedings of the National Academy of Sciences, mentre lo studio sul polo errante è disponibile in open access su Nature Geoscience.

Il disgelo causato dal cambiamento climatico indotto dall'uomo è un fattore contributivo crescente al movimento dei poli.
Il disgelo causato dal cambiamento climatico indotto dall’uomo è un fattore contributivo crescente al movimento dei poli.
Shahyandi et al, Nature Geoscience 2024 (CC BY 4.0)

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