Le prime galassie osservate dal JWST: un viaggio nel passato cosmico

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Le galassie nell’universo primordiale erano avvolte nel gas. (NASA, ESA, CSA, Joseph Olmsted (STScI))

Gli astronomi hanno utilizzato il JWST per osservare le prime galassie in formazione tra 400 e 600 milioni di anni dopo il Big Bang, un traguardo senza precedenti nel viaggio nel passato cosmico. Le immagini catturate dal telescopio spaziale mostrano queste galassie come piccole macchie rosse, quasi al limite della visibilità, ma ricche di informazioni preziose.

Il JWST ha rivelato che queste galassie sono circondate da abbondante gas, creando un’atmosfera suggestiva. Analizzando lo spettro luminoso, i ricercatori hanno individuato che parte della luce emessa viene assorbita immediatamente da gas, presumibilmente idrogeno ed elio.

“Queste galassie sono come isole scintillanti in un mare di gas neutro e opaco”, ha affermato il professore associato di astrofisica Kasper Heintz, autore principale dello studio condotto presso il Cosmic Dawn Center (DAWN) dell’Università di Copenaghen. “In questa fase dell’universo, le galassie sono strettamente connesse al mezzo intergalattico, con i suoi filamenti e le strutture di gas incontaminato”, ha aggiunto Simone Nielsen, co-autore e dottorando presso DAWN.

Queste galassie appartengono all’Epoca della Reionizzazione, un periodo cruciale in cui la luce delle prime stelle ha iniziato a ionizzare il gas neutro circostante. Le domande sulla posizione del gas all’interno delle galassie e sulla presenza di elementi diversi dall’idrogeno e dall’elio rimangono aperte, offrendo spunti fondamentali sulla nascita e la fine delle prime stelle.

Il prossimo passo della ricerca prevede la costruzione di campionature statistiche di galassie per approfondire la comprensione delle loro caratteristiche e della loro rilevanza nell’Universo primordiale, aprendo la strada a nuove scoperte e interrogativi affascinanti.

Un articolo dettagliato sui risultati di questa straordinaria osservazione è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, gettando nuova luce sulle origini e l’evoluzione delle prime strutture cosmiche.

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