Un nuovo studio suggerisce che Wegovy, un farmaco iniettabile su prescrizione per la perdita di peso, potrebbe offrire benefici a lungo termine per i pazienti sovrappeso e obesi. Sviluppato da Novo Nordisk, Wegovy si basa su un ormone umano chiamato GLP-1, coinvolto nella regolazione dell’appetito e dei livelli di zucchero nel sangue.
Il farmaco, un agonista del GLP-1, agisce sul cervello per controllare la fame e la sazietà, oltre a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Approvato dalla FDA negli Stati Uniti e dal NHS nel Regno Unito, Wegovy è stato oggetto di un ampio trial clinico chiamato SELECT.
Il trial, condotto su 17.604 partecipanti provenienti da 41 paesi, ha dimostrato che l’assunzione di semaglutide, il principio attivo di Wegovy, ha portato a una significativa perdita di peso nel corso di quattro anni. I partecipanti hanno visto una riduzione media del peso del 10% nelle prime 65 settimane, mantenendo poi questa perdita nel tempo.
Il Professore Donna Ryan, che ha guidato lo studio, ha sottolineato che la perdita di peso costante per quattro anni in una popolazione diversificata potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica, riducendo il rischio di malattie legate all’obesità.
Il semaglutide ha dimostrato anche benefici cardiovascolari, riducendo il rischio di infarto, ictus e morti correlate a malattie cardiache. I pazienti hanno tratto vantaggio dall’assunzione del farmaco indipendentemente dal loro peso iniziale e dalla quantità di peso persa.
Nonostante i risultati positivi, è importante considerare che il farmaco potrebbe non essere adatto a tutti. Alcune persone hanno sperimentato effetti collaterali come nausea e diarrea, che hanno richiesto l’interruzione del trattamento.
Il Professore John Deanfield ha evidenziato che anche i pazienti con obesità lieve o che perdono solo una modesta quantità di peso possono beneficiare del semaglutide per migliorare gli esiti cardiovascolari. Questo suggerisce che il farmaco agisce in modi diversi oltre alla riduzione del grasso corporeo.
Infine, sebbene i risultati dello studio siano promettenti, è importante considerare che potrebbero non essere generalizzabili a tutti gli adulti sovrappeso e obesi. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare e ampliare questi risultati.
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