Una condizione molto comune, in grado di provocare una significativa sofferenza psicologica, anche se non rappresenta un pericolo per la salute è l’alopecia areata. La patologia autoimmune, che provoca la caduta dei capelli, potrebbe essere reversibile in alcuni soggetti grazie a un nuovo farmaco da assumere per via orale. A dimostrarlo è una ricerca che ha mostrato risultati così promettenti che la FDA ha appena approvato il suo utilizzo per i pazienti con età maggiore di 12 anni. La condizione si manifesta con la caduta dei capelli, ma a volta anche sul viso o sul corpo; tutto ciò per un attacco del sistema immunitario ai follicoli piliferi. Nonostante gran parte dei pazienti che ne soffrono sono in buona salute, la caduta dei capelli può provocare gravi ricadute sul piano mentale ed emotivo. Nei trial clinici di fase due e tre, il farmaco ha invertito fino all’80% della caduta dei capelli sul cuoio capelluto per quasi il 25% dei casi, dimostrandosi come uno delle poche cure per l’alopecia grave ben tollerato dalle persone.
Il modo esatto con il quale il farmaco riesce ad invertire la caduta dei capelli promuovendone la ricrescita è ancora per lo più sconosciuto, ma nei topi e negli studi di biopsia del cuoio capelluto, sembra diminuire la risposta immunitaria iperattiva dell’organismo. Agendo come un inibitore dell’enzima, la sostanza impedisce alle cellule immunitarie di avviare un particolare percorso di segnalazione che può provocare infiammazione nel follicolo pilifero. Si tratta di un passo avanti significativo nella lotta contro l’alopecia con impatti significativi sulla vita soprattutto dei tanti che ne soffrono.
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