Un team di esploratori composto da padre e figlio ha recentemente raggiunto con successo il luogo più remoto della Terra, il Point Nemo. Questo luogo, noto per essere il Polo Oceanico di Inaccessibilità, è così isolato che la maggior parte degli esseri umani più vicini viaggia sopra la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Nel 2024, Chris e Mika Brown hanno intrapreso un viaggio avventuroso fino al Polo Oceanico di Inaccessibilità, diventando potenzialmente i primi esseri umani a passare attraverso quelle specifiche coordinate. Chris Brown, un esploratore britannico, ha come obiettivo quello di visitare tutti i Poli di Inaccessibilità, punti più lontani dall’oceano in qualsiasi direzione.
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Chris e Mika per saperne di più su questa incredibile impresa. Chris ha spiegato che un Polo di Inaccessibilità è il punto più lontano dall’oceano in qualsiasi direzione, e il Point Nemo rappresenta il Polo Oceanico di Inaccessibilità, il punto più remoto dalla terra in qualsiasi direzione.
Per essere più precisi, il Point Nemo si trova a 2.688 chilometri di distanza da tre isole: Isola di Pasqua, Isola di Pitcairn e Isola di Maher nell’Antartide. Raggiungere queste coordinate così remote richiede un’attrezzatura adeguata per affrontare onde che possono superare i 7 metri di altezza.
Mika Brown ha raccontato che il viaggio è stato un vero e proprio corso intensivo per acquisire le proprie “gambe marine”, caratterizzato da mal di mare e sfide continue. L’equipaggio ha affrontato condizioni oceaniche estreme a bordo dell’Hanse Explorer, un’imbarcazione guidata da marinai esperti.
Nonostante le difficoltà, il duo padre-figlio è riuscito a raggiungere il Polo di Inaccessibilità e a sbarcare su barche Zodiac, diventando così le prime persone a nuotare al Point Nemo. Le acque profonde fino a 4 chilometri hanno creato un’atmosfera suggestiva e misteriosa, ma una volta lì, i Brown sono rimasti sorpresi dalla bellezza del mare, dipinto da un blu iridescente.
Durante la loro avventura, hanno avuto anche incontri ravvicinati con la fauna locale, come gli albatros che volteggiavano attorno a loro. Chris ha raccontato di un momento in cui un albatros si è avvicinato a meno di un metro da loro, creando un’atmosfera di leggera tensione che si è risolta con un sorriso e un’aneddoto da raccontare.
Questa straordinaria esperienza ha lasciato un segno indelebile sui due esploratori, che hanno affrontato sfide e scoperte in un ambiente così remoto e incontaminato. L’intervista completa con Chris e Mika Brown offre ulteriori dettagli su questa avventura unica, che potrebbe ispirare altri a esplorare nuovi orizzonti e approcci ai viaggi.
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