Tsunami nei Laghi: Onde Devastanti nell’Acqua Dolce

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I tsunami lacustri potrebbero diventare sempre più comuni. (CGS Graphics/Shutterstock.com)

I tsunami nei laghi sono una realtà che non possiamo ignorare. Non si tratta solo di un fenomeno legato al mare, ma anche di onde devastanti che possono verificarsi all’interno di corpi d’acqua dolce. Questo articolo ti fornirà una panoramica dettagliata su cosa sono, cosa li causa e quanto siano pericolosi.

Cosa sono i tsunami nei laghi?

Un tsunami in un lago è essenzialmente un’onda di tsunami che si forma all’interno di un lago. Questo avviene quando un improvviso spostamento di grandi volumi d’acqua provoca la generazione di onde. Questo fenomeno sta diventando sempre più comune in regioni come l’Alaska e la Columbia Britannica, dove la presenza di ghiacciai di montagna aumenta il rischio di tsunami nei laghi.

Cosa causa i tsunami nei laghi?

I tsunami nei laghi possono essere generati in diversi modi. Oltre ai terremoti, che sono una causa comune di tsunami oceanici, anche l’attività sismica può provocare tsunami nei laghi. Frane, valanghe, distacchi di ghiacciai e crolli del delta sono tutti eventi che possono innescare onde di tsunami in un lago. Inoltre, cambiamenti atmosferici e processi vulcanici possono contribuire alla formazione di meteotsunami e tsunami vulcanici nei laghi.

Quanto sono pericolosi i tsunami nei laghi?

Sebbene la maggior parte dei tsunami nei laghi si verifichi attualmente in aree remote, rappresentando una minima minaccia per le persone, le proprietà e le infrastrutture, c’è una crescente preoccupazione per il futuro. Secondo il geologo Bretwood Higman di Ground Truth Alaska, i cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di tsunami nei laghi in aree popolate. Il disgelo dei ghiacciai e del permafrost potrebbe portare a frane più frequenti, rendendo i tsunami nei laghi ancora più probabili e pericolosi.

Un esempio recente di un evento catastrofico è stato il tsunami causato da una frana nel lago in Columbia Britannica nel 2020. Questo ha provocato un’onda alta 100 metri che ha devastato l’area circostante, danneggiando foreste e habitat naturali. Eventi simili in aree urbanizzate potrebbero avere conseguenze ancora più gravi, mettendo a rischio vite umane e infrastrutture.

I tsunami nei laghi non sono un fenomeno isolato. Anche se spesso associati all’oceano, il più alto tsunami mai registrato, con onde alte fino a 524 metri, ha colpito l’Alaska nel 1958 in un fiordo. Questi eventi ci ricordano che la natura può essere imprevedibile e che dobbiamo essere preparati ad affrontare le sfide che essa ci presenta.

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