Scoperta archeologica: scheletro di lince eurasiatica sepolto con cani romani

Un lince eurasiatico si erge su una roccia. Il suo corpo è di profilo, rivolto verso destra e la testa è girata verso la fotocamera. Ci sono alberi sfocati sullo sfondo.
La sepoltura insolita segna anche il primo scheletro completo di lince eurasiatica trovato in Europa. (Wirestock Creators/Shutterstock.com)

Gli archeologi in Ungheria hanno fatto una scoperta straordinaria in una fossa dell’era romana: i resti scheletrici di una lince sepolta sotto gli scheletri di quattro cani. Questo ritrovamento non solo è affascinante, ma rappresenta anche l’unico esempio archeologico conosciuto di uno scheletro completo di lince eurasiatica trovato in Europa.

La lince eurasiatica, una specie di felino selvatico riconoscibile per le orecchie a ciuffo, la coda mozzata e le zampe grandi, è una presenza rara in Europa ai giorni nostri. Questi animali schivi sono diffusi nelle foreste di Europa occidentale, Russia e Asia centrale, ma sono stati gravemente minacciati dall’attività umana e dalla caccia, rischiando l’estinzione.

Nonostante la loro vasta distribuzione nel mondo, le linci sono rare nei reperti archeologici a causa della loro tendenza a evitare gli esseri umani nel corso della storia. Solo alcuni esempi sono stati recuperati in passato in Ungheria e nei Paesi Bassi, ma spesso i ritrovamenti erano incompleti.

Il rinvenimento dello scheletro completo di lince nella fossa romana è quindi di grande importanza. Questo scheletro è stato scoperto per la prima volta nel 2002 in un sito di scavo a Zamárdi-Kútvölgyi-d l, in Ungheria, risalente al V o VI secolo, circa 1.500 anni fa.

La fossa conteneva i resti umani e manufatti datati, con i quattro cani di taglia simile a quella di un pastore tedesco moderno posti sopra la lince. Gli animali non sembravano disposti con uno schema preciso, secondo gli archeologi dell’Istituto di Archeologia, HUN-REN Research Center for the Humanities in Ungheria, che hanno condotto lo studio insieme a un collega dell’Università di Stoccolma.

La lince e i cani erano posizionati in modo diverso: i cani giacevano sul lato destro con le zampe rivolte verso il centro, mentre la lince era rivolta a sinistra con le zampe largamente aperte. Nonostante non fossero sovrapposti, lo spazio sottile tra di loro suggeriva che potessero essere stati sepolti contemporaneamente o poco dopo l’altro.

Il quarto cane, sepolto in cima al deposito, era leggermente distante dagli altri e posizionato su uno strato di riempimento più spesso. Questo potrebbe indicare una sepoltura successiva rispetto agli altri cani. Gli studiosi ipotizzano che la lince potrebbe essere stata uccisa per controllo dei parassiti o sport, poiché avrebbe potuto cacciare animali domestici e selvaggina.

Le possibili interpretazioni riguardo a questa sepoltura variano da un semplice smaltimento casuale a un possibile rito sacrificale dedicato alla lince. Nonostante le ipotesi, non ci sono prove concrete a supporto di un contesto rituale. La vera natura di questa sepoltura rimane quindi un mistero irrisolto.

Due diagrammi che mostrano l'organizzazione degli scheletri di lince e cane nella fossa. La prima immagine è una prospettiva dall'alto, che mostra tre dei cani distesi sopra i resti della lince mentre il quarto cane è più lontano. Il secondo diagramma mostra la fossa come una sezione trasversale e indica la distanza tra gli animali mentre venivano sepolti.
I resti della lince sono posizionati sul fondo della fossa. Come si può vedere dai diagrammi, il cane 1 è separato dagli altri, sia per quanto riguarda la sua posizione che per la quantità di materiale di riempimento tra esso e il prossimo animale nella fossa.
Gál et al., International Journal of Osteoarchaeology 2024 (CC BY-NC-ND 4.0 DEED)

Lo studio dettagliato su questo straordinario ritrovamento è stato pubblicato nella rivista International Journal of Osteoarchaeology.