Il 7 febbraio è stato dichiarato lo stato di emergenza in Costa Rica a causa dell’aumento della popolazione di mosche viti di Nuovo Mondo, insetti mangia-carne che continuano a diffondersi nel paese. Queste mosche, appartenenti alla famiglia Calliphoridae, sono originarie del Nord e del Sud America e da secoli rappresentano una minaccia per l’agricoltura e la salute pubblica.
Le mosche viti di Nuovo Mondo sono conosciute per il loro comportamento distruttivo: depongono le uova nelle ferite aperte di mammiferi e talvolta uccelli, le larve che ne emergono si insediano nei tessuti viventi causando infezioni gravi e persino la morte degli animali infestati. Nonostante gli sforzi per controllarne la popolazione, i numeri continuano a crescere in Costa Rica.
A marzo di quest’anno, è stato segnalato il primo caso di infezione umana da mosca viti di Nuovo Mondo nel paese, confermando la gravità della situazione. Tuttavia, grazie alla lunga campagna di eradicazione condotta dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) negli anni ’60, che ha portato alla scomparsa di queste mosche in America del Nord, c’è la speranza che, con gli sforzi combinati del governo, si possa prevenire, controllare ed eradicare nuovamente la popolazione di mosche viti di Nuovo Mondo in Costa Rica.
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