Scoperte straordinarie della sonda solare Parker: instabilità KHI e eruzioni coronali

Un rendering 3D di Parker nello spazio con il Sole che incombe grande e arancione sullo sfondo
Impressione dell’artista della sonda solare Parker. (NASA/Johns Hopkins APL/Steve Gribben)

La sonda solare Parker ha compiuto un viaggio straordinario fino a raggiungere la massima vicinanza al Sole, offrendo così una prospettiva senza precedenti per studiare da vicino il comportamento della nostra stella. Durante la sua missione, la sonda è riuscita a catturare un evento eccezionale: l’interazione tra un’eruzione di massa coronale e il vento solare di fondo.

Le eruzioni di massa coronale rappresentano rilasci significativi di plasma dal Sole e possono generare tempeste geomagnetiche se colpiscono la Terra, interferendo con il flusso normale del vento solare, costituito da particelle cariche emesse dalla nostra stella. Le immagini acquisite dal Wide-field Imager for Parker Solar Probe (WISPR) hanno mostrato la formazione di instabilità di Kelvin-Helmholtz (KHI) all’interno del plasma, un fenomeno osservato anche in altri corpi celesti come Giove e Saturno.

Un rettangolo in scala di grigi si muove su uno schermo nero seguendo il movimento di una telecamera nello spazio mentre particelle volano mostrando forme simili a tornado rotonde
Una serie di immagini da PSP che mostrano le peculiari interazioni nel plasma solare.
U.S. Naval Research Laboratory

Le osservazioni dettagliate effettuate dal team del progetto WISPR hanno rivelato la presenza di strutture KHI di dimensioni sorprendenti, non previste in fase di progettazione dello strumento. Angelos Vourlidas, uno dei ricercatori coinvolti, ha sottolineato l’importanza di queste scoperte, evidenziando la potenza del sensore ad alta sensibilità di WISPR e il valore dell’orbita ravvicinata della sonda solare Parker per l’osservazione di tali fenomeni.

WISPR rappresenta l’unico strumento di imaging a bordo della Parker Solar Probe e, per evitare danni alla fotocamera, non punta mai direttamente verso il Sole. Tuttavia, grazie alla sua posizione privilegiata, è in grado di offrire spettacolari visioni laterali che consentono di approfondire la comprensione delle eruzioni di massa coronale e del loro impatto sullo spazio intorno alla Terra.

Le immagini acquisite nel novembre 2021, quando la sonda si trovava a una distanza maggiore dal Sole rispetto al momento attuale, hanno permesso di documentare in dettaglio il fenomeno delle instabilità KHI. I prossimi passaggi ravvicinati della sonda, previsti per il 30 giugno e il 30 settembre a una distanza di soli 7,9 milioni di chilometri dal Sole, offriranno ulteriori opportunità di studio.

La ricerca condotta dal team del progetto WISPR è stata recentemente pubblicata su The Astrophysical Journal, confermando l’importanza di queste osservazioni per ampliare le conoscenze sulla propagazione delle eruzioni di massa coronale e sulla loro interazione con il vento solare di fondo.

Una foto dell'atmosfera joviana che mostra nuvole a forma di mezzaluna
KHI appena a sinistra della Grande Macchia Rossa su Giove
NASA

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