La Cometa 12P/Pons-Brooks: Fenomeno Celeste da Non Perdere

Cometa 12P/Pons-Brooks
Cometa 12P/Pons-Brooks come immortalato il 7 marzo. Immagini come questa richiedono attrezzature ottiche sofisticate, ma potrebbe ora essere visibile come una macchia a occhio nudo. (Nielander via Wikimedia Commons (CC0-1.0))

Dopo 71 anni, la Cometa 12P/Pons-Brooks ha raggiunto la magnitudine 5, il punto in cui un oggetto diventa visibile senza l’ausilio di binocoli o telescopi. Tuttavia, per avvistarla ad occhio nudo servono condizioni particolarmente favorevoli, anche se l’utilizzo di strumenti di piccole dimensioni aumenta significativamente le probabilità di individuarla. Pons-Brooks appartiene alla rara categoria di comete conosciute come Halley-type, caratterizzate da periodi orbitali compresi tra 20 e 200 anni. Queste si distinguono dalle comete a lungo periodo, che visitano il Sistema Solare una volta ogni decine o centinaia di migliaia di anni. Le comete Halley-type possono manifestare una luminosità spettacolare, sebbene la maggior parte di esse non lo faccia, essendo imprevedibili per loro stessa natura.

Le comete a breve periodo, come Pons-Brooks, visitano frequentemente il Sistema Solare, ma a causa della perdita progressiva del loro ghiaccio dovuta ai ripetuti passaggi ravvicinati al Sole, sono generalmente deboli. Nonostante non abbia la fama della celebre Cometa di Halley, Pons-Brooks ha suscitato impressione durante le sue visite nel 1385 e nel 1884. Questa cometa è particolarmente incline a esplosioni che la fanno improvvisamente brillare, fenomeni osservati in passato e anche l’anno scorso, quando un’eruzione ha causato un aumento di cinque magnitudini nella sua luminosità.

Le esplosioni sembrano essere il risultato di vulcani di ghiaccio contenenti gas disciolti in idrocarburi liquidi intrappolati nel ghiaccio, che vengono rilasciati quando si apre una fessura. Il motivo per cui Pons/Brooks è così incline a questi eventi, mentre la maggior parte delle altre comete no, rappresenta ancora un mistero che gli astronomi sono desiderosi di risolvere. Un altro esempio di cometa che subisce eventi simili è la 29P/Schwassmann-Wachmann, nonostante non si avvicini mai al Sole più di Giove.

Quando la cometa assomigliava al Millennium Falcon.
Nel luglio 2023 quando la cometa assomigliava al Millennium Falcon.
Juan lacruz via Wikimedia Commons (CC-BY-SA-4.0)

Nonostante una piccola esplosione avvenuta il 29 febbraio, gli effetti di questa sono ormai svaniti. Tuttavia, negli ultimi due mesi, la luminosità di Pons/Brooks è aumentata costantemente grazie alla sua vicinanza alla Terra e all’esposizione del ghiaccio superficiale alla luce solare. Le osservazioni più recenti confermano che la cometa ha superato la soglia della magnitudine 5. Tuttavia, al momento non è ancora visibile ad occhio nudo dalla città, e anche la luce artificiale potrebbe interferire con l’osservazione, specialmente considerando che la Luna è oltre la metà del suo ciclo.

Anche se Pons-Brooks dovrebbe aumentare di luminosità nelle prossime settimane, avvicinandosi al Sole nel cielo, il periodo in cui sarà sufficientemente alto sull’orizzonte da essere avvistato si ridurrà ogni giorno. La Luna piena della prossima settimana complicherà ulteriormente l’osservazione. Inizialmente, la cometa era così settentrionale da risultare quasi impossibile da individuare dall’emisfero meridionale, anche con strumenti adeguati. Tuttavia, ora si è spostata leggermente più a sud, sebbene resti abbastanza a nord da rendere ancora difficile la sua osservazione da luoghi come Sydney o San Paolo.

Dopo il suo avvicinamento più ravvicinato al Sole il 21 aprile, Pons-Brooks si sposterà più a sud nei cieli, invertendo la situazione. Gli osservatori dell’emisfero settentrionale troveranno difficile catturare la cometa nella fase iniziale del viaggio, mentre quelli dell’emisfero sud avranno maggiori possibilità, a patto che non vi siano ostacoli alla vista verso ovest poco dopo il tramonto.

Un particolare interesse circonda Pons-Brooks in questo periodo, poiché sarà a soli 25 gradi dal Sole l’8 aprile. Questo significa che per coloro che assisteranno all’imminente eclissi solare totale, potrebbe essere possibile individuare la cometa guardando verso est dal Sole. Anche se sarà un’impresa ardua e la cometa sarà appena visibile, si troverà tra Mercurio e Giove nel cielo, fungendo da punto di riferimento per l’osservazione.

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