Il Tumblemageddon: quando i venti trasportano il deserto

Tumbleweed on a US road.
There aren’t many plants which travel as far as the tumbleweed. (Maciej Bledowski/Shutterstock.com)

Questa settimana, Utah e Nevada negli Stati Uniti sono state teatro di forti venti che hanno scatenato un fenomeno insolito: il tumblemageddon. I venti impetuosi, soffiando a una velocità di 70 miglia all’ora, hanno trasportato le piante del deserto dalle aride terre di Utah e Nevada, creando accumuli davanti alle abitazioni dei residenti. Numerosi video hanno immortalato l’assalto delle piante, con un residente che ha raccontato di aver trovato un’enorme pila di piante del deserto alta 3 metri fuori dal proprio garage.

Rachel Van Cleave, responsabile delle comunicazioni per South Jordan, Utah, ha rassicurato la popolazione dichiarando che si tratta di una situazione gestibile. “Questo non è il primo tumblemageddon che affrontiamo”, ha affermato. Le piante del deserto coinvolte in questo fenomeno sono comunemente conosciute come cardo russo (Salsola tragus) e non sono originarie degli Stati Uniti. Furono introdotte nel 1870 nella Contea di Bonhomme, South Dakota, probabilmente attraverso semi contaminati provenienti dall’impero russo.

Il meccanismo di dispersione dei semi di queste piante è particolarmente efficace: quando le piante del deserto giungono alla fine del loro ciclo di vita, si staccano alla base e vengono trasportate per chilometri dai venti, che le fanno rotolare. Durante questo movimento, le piante spinose rilasciano anche i loro semi, contribuendo alla diffusione della specie invasiva in tutto il paese.

Questo insolito fenomeno, oltre a rappresentare un curioso spettacolo, può rivelarsi fastidioso per chiunque debba affrontare le conseguenze dei forti venti, come ad esempio coloro che si trovano a dover raggiungere il luogo di lavoro. Le piante del deserto, con il loro comportamento imprevedibile, possono creare disagi e intralci lungo i percorsi, lasciando dietro di sé una scia di semi pronti a germogliare e diffondere ulteriormente la presenza del cardo russo.

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