L’amore romantico e il mistero del cervello innamorato

white silhouette of human with head hinged open and red hearts flowing out and upwards, on light blue background

A classic case of love on the brain. (ClareM/Shutterstock.com)

La fase della luna di miele è un momento emozionante e stressante, ma non è il momento adatto per prendere decisioni finanziarie o di carriera importanti. Un nuovo studio potrebbe fornire alcune risposte sul perché i nostri cervelli si annebbiano quando ci innamoriamo.

Secondo Adam Bode, uno studente di dottorato presso l’Università Nazionale Australiana, l’amore romantico è emerso circa cinque milioni di anni fa dopo la separazione dai nostri antenati, i grandi scimpanzé. Gli antichi greci filosofavano molto sull’amore romantico, riconoscendolo come un’esperienza straordinaria e traumatica. Il poema più antico mai recuperato risale al 2000 a.C. e parla di amore.

Tuttavia, sappiamo ancora poco sull’evoluzione dell’amore romantico, secondo Bode.

In collaborazione con il dottor Phil Kavanagh, Bode ha condotto un sondaggio su 1.556 giovani adulti innamorati per valutare i loro sentimenti e comportamenti verso il partner.

La seconda fase dello studio ha coinvolto 812 partecipanti che si erano innamorati da non più di due anni, per esaminare l’intensità dell’amore romantico iniziale.

Gli scienziati hanno voluto indagare se il sistema di attivazione comportamentale (BAS) avesse un ruolo nell’amore romantico. Questo sistema è stato collegato a vari aspetti del comportamento umano e a condizioni psichiatriche come il disturbo bipolare, ma non era mai stato studiato in questo contesto.

I risultati hanno confermato che il cervello funziona in modo diverso quando ci innamoriamo, con pensieri e azioni che ruotano attorno al nuovo partner romantico.

Secondo gli autori, l’amore romantico fa uso del sistema BAS in modo nuovo.

Il dottor Kavanagh suggerisce che una scarica di ormoni potrebbe essere la causa di questi cambiamenti di comportamento. L’ossitocina e la dopamina svolgono un ruolo importante nell’amore romantico, attivando percorsi nel cervello associati a sentimenti positivi.

Bode e Kavanagh stanno già pianificando la prossima fase della loro ricerca, che esaminerà i diversi approcci all’amore tra uomini e donne e condurrà un sondaggio globale per categorizzare le persone che vivono l’amore romantico in quattro tipi diversi.

L’amore è ancora un grande mistero, ma con ricerche come questa, possiamo avvicinarci alla sua comprensione.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Behavioral Sciences.

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