A volte è divertente tornare alle basi e rispondere a domande semplici sull’universo. In questo spirito, ecco la risposta a una domanda che molte persone hanno posto su Internet: “Come fa il Sole a essere in fiamme se nello spazio non c’è ossigeno?”
Prima di tutto, è importante sapere che nello spazio c’è una piccola quantità di ossigeno molecolare. È stato trovato in alcuni luoghi come la Nebulosa di Orione, la nube Rho Ophiuchi e la galassia Markarian 231. Tuttavia, la presenza di ossigeno molecolare non è la ragione per cui il Sole “brucia”, perché in realtà non brucia. Il fuoco esiste solo sulla Terra, che è l’unico luogo nel nostro sistema solare e nell’universo in cui sappiamo che il fuoco può esistere, incluso nelle stelle e nel Sole.
Perché ci sia il fuoco, è necessario avere ossigeno atmosferico libero. Senza di esso, la combustione non può avvenire e per una combustione sostenuta è necessario un volume atmosferico con circa il 16% di ossigeno. Nonostante l’ossigeno sia il terzo elemento più abbondante nell’universo dopo l’elio e l’idrogeno, è stato trovato solo sulla Terra, dove l’atmosfera contiene il 21% di ossigeno.
Il Sole è composto principalmente da idrogeno (91%) ed elio (8,9%) in termini di numero di atomi, e da idrogeno (70,6%) ed elio (27,4%) in termini di massa. Se facciamo i calcoli, vediamo che c’è poco spazio per l’ossigeno, figuriamoci per sostenere il fuoco. Invece, il calore e la luce del Sole sono generati dalla fusione nucleare.
Secondo la NASA, “l’enorme massa del Sole è mantenuta insieme dall’attrazione gravitazionale, che produce una pressione e una temperatura immense al suo nucleo. La temperatura al nucleo è di circa 27 milioni di gradi Fahrenheit (15 milioni di gradi Celsius), sufficiente per sostenere la fusione nucleare. Questo processo unisce gli atomi di idrogeno per formare elio.”
È questo processo che genera il calore e la luce del Sole. Ma se il Sole non è in fiamme e lo spazio è un vuoto, come facciamo a sentire il calore del Sole sulla Terra?
Nel vuoto dello spazio, con poche particelle con cui interagire, non c’è abbastanza materia da riscaldare tramite conduzione. Il calore che sentiamo sulla Terra non è diretto dal Sole, ma è il risultato della radiazione solare emessa dal Sole (in tutto lo spettro elettromagnetico, compresa la luce visibile) che interagisce con le particelle presenti sulla Terra.
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