Nel 1929 è stato scoperto che il cambiamento verso il rosso di una galassia è direttamente proporzionale alla sua distanza da noi. Questa scoperta ci ha fornito un modo per misurare le galassie distanti e ha portato alla conclusione che la maggior parte di esse si sta allontanando da noi, supportando l’idea di un universo in espansione. Questa conoscenza non solo ci ha aiutato a comprendere la forma e l’espansione dell’universo, ma ha anche portato a una scoperta leggermente inquietante.
Gli astronomi che stavano mappando l’universo osservabile hanno notato che 400 galassie ellittiche si stavano muovendo verso qualcosa che non potevano vedere. Questo perché si trovava nella Zona di Evitamento, un’area del cielo oscurata dal piano galattico della nostra galassia e dalla polvere cosmica al suo interno. Per spostare un gran numero di galassie è necessaria una grande massa, ma non possiamo vedere cosa stia causando questo movimento.
Nonostante la Zona di Evitamento continui a oscurare gran parte della nostra visione, abbiamo un’idea abbastanza chiara di ciò che stiamo (non) osservando. L’osservazione di altre galassie nel cielo ci ha mostrato che si raggruppano per formare superammassi, con il 90% delle galassie che si pensa risiedano al loro interno. Nel 2014, un team di ricerca ha scoperto che la Via Lattea, che fa parte del Superammasso della Vergine, si trova probabilmente all’interno di una struttura ancora più grande contenente circa 100.000 galassie. I flussi locali all’interno di questa regione convergono verso i cluster Norma e Centaurus, avvicinandosi alla posizione di ciò che è stato chiamato il “Grande Attrattore”.
Il team di ricerca ha proposto di chiamare questa regione “Laniakea”, che in hawaiano significa “cielo spazioso, incommensurabile”. Il Grande Attrattore, invece di essere qualcosa di spaventoso, è il punto gravitazionale centrale della nostra area locale dell’universo, dove le nostre galassie locali si stanno dirigendo per stare insieme. Purtroppo, a causa dell’espansione dell’universo, alla fine saremo separati dall’influenza del superammasso, così come accade agli altri superammassi là fuori.
Links: