Il Sahara Verde: un corridoio verde per la migrazione di Homo erectus

Cranio di Homo erectus

Per molto tempo non eravamo sicuri di come Homo erectus, i nostri antichi antenati, riuscissero a attraversare il deserto del Sahara. Ma nuove ricerche suggeriscono che potrebbero aver avuto un tempo più facile di quanto si pensasse in precedenza. (Rick Neves/Shutterstock.com)

Circa 2,1 milioni di anni fa, Homo erectus, i primi esseri umani, migrarono fuori dall’Africa. Tuttavia, i ricercatori si sono chiesti a lungo come H. erectus sia riuscito a attraversare il nord-est dell’Africa e il Medio Oriente per raggiungere l’Europa, considerando il paesaggio desertico e la scarsità di cibo e acqua. Ora, i ricercatori dell’Università di Aarhus, in Danimarca, suggeriscono che il deserto potrebbe non essere stato un problema per H. erectus in quanto potrebbe non essere esistito in quel periodo.

Secondo lo studio condotto da Rachel Lupien e il suo team, il Sahara potrebbe essere stato molto più verde proprio nel momento in cui H. erectus migrò per la prima volta dall’Africa. Durante i periodi noti come “Sahara Verde” o “Periodi Umidità Africana”, il deserto si riduce significativamente e si trasforma in un paesaggio simile alle savane dell’Africa orientale. Questo potrebbe aver fornito a H. erectus un corridoio verde per attraversare il deserto.

Attualmente, il Sahara sta attraversando un periodo di siccità, ma si sa che la regione attraversa cicli completi di periodi secchi e umidi ogni 20.000 anni. Durante i periodi umidi, noti come Periodi Umidità Africana, il Sahara diventa più verde e ospitale. La durata e l’intensità di questi periodi variano, ma sembra che ci siano cicli di 100.000 e 400.000 anni che influenzano la quantità di pioggia.

Per studiare il clima del Sahara nel passato, i ricercatori hanno utilizzato campioni di carote dal Mediterraneo. I sedimenti presenti sul fondale marino contengono biomarcatori che forniscono informazioni sul clima di quel periodo. Ad esempio, la cera delle foglie delle piante conserva informazioni sulle precipitazioni passate. Gli atomi di idrogeno nella cera possono essere utilizzati per determinare i livelli di precipitazione, mentre gli atomi di carbonio possono indicare quali piante erano più abbondanti in un determinato periodo.

I risultati dello studio indicano che durante il periodo in cui H. erectus migrò dall’Africa, il Sahara era un’ampia distesa erbosa. Le piante C3, che prosperano in aree con precipitazioni moderate, erano più abbondanti rispetto alle piante C4, che si adattano a condizioni di siccità e calore estremo. Questo suggerisce che il clima favorevole ha facilitato la migrazione di H. erectus.

In conclusione, il deserto potrebbe non essere stato un ostacolo insormontabile per H. erectus durante la sua migrazione fuori dall’Africa. Il Sahara potrebbe essere stato un corridoio verde e ospitale nel momento in cui i nostri antenati si sono messi in viaggio verso il Medio Oriente e l’Europa. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment.

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