Il punto più orientale degli Stati Uniti: una curiosità astronomica

Isola di Semisopochnoi.

La parte più orientale degli Stati Uniti. (Kim F via Flickr (CC BY-NC 2.0))

Se si viaggia verso est negli Stati Uniti e si segue la costa fino al punto più orientale, o si prende una barca per raggiungere uno dei territori come Guam, non si arriverà comunque al punto più orientale del paese. Per raggiungerlo, la direzione più veloce da seguire è ovest. Questo è dovuto al meridiano 180°, una linea arbitraria utilizzata come base per la linea internazionale del cambio di data. Nel 1884, durante la Conferenza del Meridiano Internazionale a Washington, astronomi e rappresentanti di 25 paesi decisero di utilizzare il meridiano dell’Osservatorio Reale di Greenwich come primo meridiano, il punto in cui la longitudine è impostata a 0°. Prima di questa convenzione, indetta dal presidente degli Stati Uniti Chester Arthur, non c’era un accordo unanime su dove stabilire il primo meridiano. La Francia pubblicò mappe con il primo meridiano che passava per Parigi, mentre la Cina creò mappe con 0° che passava per Pechino, il che avrebbe creato problemi per la navigazione nel mondo. Durante la conferenza, si riconobbe la convenienza di utilizzare Greenwich, poiché il meridiano 180°, dove doveva essere stabilita la linea internazionale del cambio di data, passava principalmente sull’acqua. Questa linea, che separa ciò che chiamiamo est e ovest, posiziona l’isola vulcanica di Semisopochnoi in Alaska a meno di 16 chilometri (10 miglia) a ovest del meridiano 180°, rendendola la parte più orientale degli Stati Uniti a ovest della parte più occidentale dell’Alaska. Se si escludono l’isola attiva dal punto di vista vulcanico e i territori internazionali, il punto successivo più orientale è Sail Rock al largo di West Quoddy Head nel Maine, dall’altro lato degli Stati Uniti. [Fonte: Mental Floss]