Le missioni della NASA Kepler, sia la prima che la seconda, sono state concluse da tempo, ma gli astronomi continuano a lavorare sui dati raccolti da queste missioni rivoluzionarie per la ricerca di pianeti. Recenti analisi dei vecchi dati di Kepler hanno permesso di creare la lista più precisa di esopianeti e mondi candidati, tra cui il sistema a sette pianeti più caldo mai scoperto finora. Al centro di questo sistema si trova la stella Kepler-385, che è circa il 10% più grande e il 5% più calda del Sole. A differenza del nostro Sistema Solare, in cui i pianeti sono disposti in modo disperso, questi mondi orbitano molto più vicino alla loro stella, ricevendo quindi molta più luce. I primi due esopianeti orbitano rispettivamente in 10 e 15 giorni, hanno un raggio leggermente più grande di quello della Terra e probabilmente sono di natura rocciosa. Se hanno un’atmosfera, questa probabilmente è sottile. Gli altri cinque pianeti sono oggetti più grandi ma non giganti, probabilmente sono super-Terre con il doppio del raggio del nostro pianeta e avvolti in una spessa atmosfera.
Secondo il professor Jason Rowe dell’Università di Bishop, questa revisione del catalogo degli esopianeti di Kepler fornisce la prima analisi uniforme delle proprietà di questi pianeti. Miglioramenti nelle informazioni riguardanti i pianeti e le stelle hanno permesso di condurre uno studio approfondito delle caratteristiche fondamentali dei sistemi esopianetari, al fine di comprendere meglio questi mondi lontani e confrontarli direttamente con il nostro Sistema Solare. Tutti e sette i pianeti si trovano all’interno del limite interno della zona abitabile, ma sono troppo caldi per sostenere la vita come la conosciamo.
Tuttavia, l’interesse degli astronomi si è concentrato sull’organizzazione planetaria di questi sette mondi. È stato osservato che i due pianeti più interni e i tre più esterni sono in risonanza e i loro periodi di rotazione sono sincronizzati, il che ha portato a una splendida sonificazione. Il professor Eric Ford della Penn State ha sottolineato che studi precedenti avevano suggerito che i sistemi con più pianeti in transito tendono ad avere orbite più circolari, ma questi risultati si basavano su modelli complessi. Il nuovo risultato ottenuto dimostra in modo più diretto e indipendente che i sistemi con più pianeti in transito hanno orbite più circolari.
Il catalogo dei candidati pianeti scoperti da Kepler rimane la lista più grande e uniforme di esopianeti mai prodotta. Gli osservatori attuali continueranno a migliorare questa lista, ma i dati di Kepler rimangono il punto di riferimento per l’osservazione degli esopianeti. Jack Lissauer, un ricercatore presso l’Ames Research Center della NASA, ha affermato che il nuovo catalogo rappresenta la lista più accurata dei candidati pianeti di Kepler e delle loro proprietà fino ad oggi. Questo nuovo catalogo consentirà agli astronomi di apprendere ulteriori informazioni sulle caratteristiche di questi pianeti. L’articolo è stato accettato per la pubblicazione nel The Planetary Science Journal ed è disponibile su arXiv.
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