I cavalli e il desiderio di vincere: mito o realtà?

Cavalli che corrono l'uno contro l'altro.

(Vladimir Hodac/Shutterstock.com)

Durante la stagione delle corse, molti esperti si concentrano sui cavalli che sono le stelle dello spettacolo. Personaggi televisivi, esperti professionisti e guide di forma parlano con sicurezza della volontà di vincere del favorito. Ma i cavalli sanno davvero di essere in una corsa? Capiscono cosa significa quando il loro naso è il primo a passare il traguardo?

Secondo gli esperti, la risposta più plausibile è no. Dal punto di vista del cavallo, vincere una corsa non comporta molte ricompense intrinseche. Anche se raggiungere la fine può significare sollievo dalla pressione di continuare a galoppare a alta velocità e dai colpi della frusta del fantino, tutti i cavalli provano lo stesso sollievo una volta che passano il traguardo. Inoltre, se la corsa è combattuta, il cavallo che alla fine vince potrebbe persino essere frustato più spesso rispetto ai cavalli più indietro nel campo.

Ma i cavalli sanno almeno di essere in una corsa? Anche in questo caso, la risposta è probabilmente no. I cavalli corrono volontariamente insieme in gruppi quando ne hanno l’opportunità, anche in corse senza fantini. Tuttavia, ci sono diverse ragioni per pensare che i cavalli non abbiano sviluppato il desiderio di vincere durante una corsa di gruppo.

I cavalli sono animali sociali e nella natura selvaggia sincronizzano i loro movimenti con gli altri membri del gruppo per ridurre al minimo l’esposizione ai predatori. Questo comportamento collettivo è l’opposto di ciò che ci si aspetta da un cavallo durante una corsa. Gli allenatori e i fantini sfruttano le preferenze individuali dei cavalli per massimizzare le loro possibilità durante la corsa. Alcuni cavalli preferiscono rimanere nel gruppo, mentre altri cercano la sicurezza di essere in testa. I fantini utilizzano diverse strategie per sovrascrivere la tendenza innata del cavallo a sincronizzarsi, come viaggiare molto vicino agli altri cavalli o mantenere velocità più elevate.

Durante le prime fasi di una corsa, i fantini si affidano al desiderio innato dei cavalli di rimanere con il gruppo per assicurarsi che mantengano lo sforzo fisico necessario per stare al passo con i cavalli di testa. Successivamente, questa tendenza può essere sovrascritta in modo che il cavallo agisca indipendentemente dal gruppo e si porti in testa per sperare di vincere.

In conclusione, è molto probabile che i cavalli non abbiano alcun concetto di essere in una corsa e di dover arrivare in una certa posizione sulla pista prima degli altri cavalli. Tuttavia, imparano attraverso esperienze precedenti e addestramento cosa è probabile che accada e cosa fare durante una corsa. Quindi, il risultato di una corsa dipende principalmente dalle abilità naturali del cavallo, dalla sua forma fisica e dalle abilità del fantino, piuttosto che da un desiderio innato di vincere.

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