Gli esseri umani sono sempre accompagnati dai pidocchi ovunque vadano. Le prove genetiche dimostrano che i pidocchi si sono migrati in America due volte: la prima volta quando gli esseri umani si sono spostati per la prima volta dall’Eurasia attraverso lo Stretto di Bering, e la seconda volta quando gli europei hanno colonizzato l’America circa 500 anni fa. I pidocchi sono noti per causare prurito alla testa e sono parassiti succhia-sangue che vivono sul cuoio capelluto degli umani. Sono uno dei parassiti più antichi degli esseri umani e hanno coevoluto con noi per molti millenni. In uno studio recente, gli scienziati hanno esaminato la diversità genetica dei pidocchi che vivono sulle teste umane in tutto il mondo. Hanno studiato 274 pidocchi provenienti da 25 località geografiche diverse e hanno scoperto che i pidocchi possono essere divisi in due gruppi distinti: uno con una distribuzione mondiale e un altro trovato solo in Europa e nelle Americhe. Hanno anche scoperto che i pidocchi con antenati provenienti da entrambi i gruppi si trovano nelle Americhe. I ricercatori sostengono che questo gruppo distintivo è il risultato di una miscela di pidocchi provenienti dalle prime popolazioni che sono arrivate e da quelli provenienti dall’Europa durante la colonizzazione delle Americhe. Per confermare questa teoria, i ricercatori hanno identificato una relazione genetica tra i pidocchi in Asia e in America Centrale. Questo ha senso, poiché le prime persone a migrare nelle Americhe provenivano dall’Asia orientale, attraversando il ponte di terra di Bering tra l’odierna Alaska e la Russia. Una volta arrivati in Nord America, si sono spostati verso sud in America Centrale, dove le popolazioni di pidocchi attuali conservano ancora una firma genetica dei loro antenati asiatici. La seconda ondata di migrazione dei pidocchi è avvenuta alla fine del XV e XVI secolo, dopo il viaggio di Cristoforo Colombo nelle Americhe nel 1492. Le persone delle Americhe e dell’Afro-Eurasia sono state riunite dopo essere state separate per oltre 10.000 anni. Durante lo scambio colombiano, i due mondi hanno scambiato piante, animali, popolazioni umane, metalli preziosi, idee, culture e malattie. I pidocchi, apparentemente, hanno fatto parte di questo momento storico. I ricercatori spiegano che i pidocchi sono strumenti preziosi per lo studio della storia e dell’evoluzione umana. In questo studio, si sono concentrati su marcatori genetici che possono fornire informazioni sulla storia più recente. Tuttavia, ritengono che marcatori che cambiano più lentamente potrebbero essere utilizzati per studiare periodi ancora più lontani nel tempo. I pidocchi umani sono più di fastidiosi parassiti, sono “satelliti” della nostra evoluzione. Poiché i pidocchi umani si nutrono di sangue umano, hanno bisogno di noi per sopravvivere e nel corso di milioni di anni ciò ha portato a una lunga storia di coevoluzione insieme, affermano gli autori dello studio. Il nuovo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS ONE.
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