Il nuovo anno è davvero iniziato con i migliori auspici nel campo delle scoperte astronomiche; su tutti spicca, sicuramente, la scoperta del nono Pianeta del Sistema Solare, argomento di discussione che farà parlare di se per mesi e mesi, forse addirittura anni. E’ ora notizia recente, ma di importanza non inferiore alla precedente, la scoperta ci centinaia di presunti buchi neri di massa intermedia. Questa nuova ricerca, che sta già andando avanti da diverso tempo, è stata recentemente pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal e vede nello scienziato russo Ivan Zolutukih (dell’Università Astronomica di Mosca), l’autore principale. “Questo tipo di oggetti spaziali – riferisce l’esperto – sono molto rari da osservare e rappresentano una mappa importantissima nell’evoluzione dei buchi neri supermassicci al centro delle galassie, la cui massa può talvolta superare di miliardi di volte il peso del Sole”.
Zolutukih poi continua: “Attualmente gli astronomi stanno cercando questi oggetti che potrebbero far luce sulla formazione dei buchi neri supermassicci, che hanno una massa davvero incredibilmente vasta, formatisi negli istanti successsivi al Big Bang”. Per il momento, tuttavia, solo due buchi neri di massa intemedia sono stati scoperti, tra il 2006 e il 2009; in questo modo i ricercatori sono stati in grado di trovare altri “candidati” meritevoli di questo titolo. Zolutukih e il suo team di scienziati italiani e canadesi, hanno sviluppato una sorta di metodo speciale che permette loro di analizzare le immagini e distinguere al meglio questi buchi neri, i quasar vicini e i raggi X delle numerose stelle binarie.