Pericolo nel Grande Lago Salato: Esposizione a Metalli Pesanti

Rischio per la Salute Pubblica a Salt Lake City

Il Grande Lago Salato dello Utah, il più grande lago salato dell’emisfero occidentale, sta vivendo un’evaporazione accelerata a causa della siccità e della deviazione dell’acqua. Questo fenomeno sta portando all’esposizione del letto del lago, rilasciando una polvere pericolosa contenente elementi metallici pesanti come arsenico e piombo, come evidenziato da un recente studio.

La vicinanza della più grande città dello Utah, Salt Lake City, al lago solleva preoccupazioni per la salute pubblica, poiché i ricercatori avvertono che l’1,2 milioni di persone nell’area metropolitana potrebbero essere esposte a sostanze chimiche dannose.

Il governo dello stato dello Utah sta affrontando la situazione, poiché il lago, che negli anni ’80 copriva un’area di 8.500 km2, si è ridotto drasticamente a soli 2.500 km2 a causa di un progetto di pompaggio che ha deviato l’acqua verso il deserto e della prolungata siccità.

Le regioni del letto del lago ora esposte stanno rilasciando grandi quantità di polvere, con analisi chimiche che hanno rivelato la presenza di manganese, ferro, rame e piombo in quantità preoccupanti. Questi elementi possono causare danni alla salute umana, come problemi di sviluppo, danni cerebrali, irritazioni polmonari e condizioni respiratorie come l’asma.

Il team di ricerca, guidato dalla professoressa Kerry Kelly dell’Università dello Utah, ha trasformato campioni di sedimenti in aerosol per studiarne le proprietà e ha evidenziato la necessità di monitorare attentamente l’esposizione della popolazione di Salt Lake City a questa polvere tossica.

Anche se solo il 9% del letto del lago esposto attualmente emette polvere, è importante notare che una crosta protettiva copre il resto del lago, trattenendo elementi più tossici. Tuttavia, il rischio di esposizione rimane, come dimostra il prosciugamento del Mar Salton a circa 900 km a sud, che ha causato una catastrofe ambientale.

Il co-autore del lavoro, il professor Kevin Perry, ha sottolineato che la polvere del Grande Lago Salato contiene metalli solubili e biodisponibili in quantità superiori a quanto auspicabile, evidenziando la necessità di monitoraggio e interventi preventivi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Atmospheric Environment”.

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